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30 Maggio 2008

Disinfezione dei dispositivi terapeutici: ipoclorito o vapore?

Autore: Rosanna
Argomenti: Batteri, Pseudomonas
Domanda

Gentili medici, per disinfettare i dispositivi utilizzati da mio figlio li immergo per 10 minuti in una soluzione di ipoclorito di sodio al 10% e poi successivamente li sciacquo in acqua bollita. Ultimamente il centro di riferimento mi ha proposto un apparecchio che disinfetta mediante l’uso di vapore a 95/97°C. La ditta costruttrice dice che la disinfezione dura circa 15 minuti.

Il quesito che pongo è il seguente: essendo presente in mio figlio lo Pseudomonas aeruginosa, qual è il sistema più efficace tra i due riportati? grazie mille

Risposta

Per rispondere correttamente alla domanda avremmo bisogno di conoscere qualcosa di più sul funzionamento dell’apparecchio di cui parla il lettore. Tuttavia, dalla sommaria descrizione potrebbe trattarsi di un sistema basato sul vapore fluente, cioè all’esposizione dell’oggetto da trattare a un

flusso di vapore acqueo a pressione atmosferica. A differenza dei sistemi basati sul vapore saturo (cioè vapore acqueo a pressioni superiori a quella atmosferica), che sono i sistemi utilizzati dalle

autoclavi ospedaliere, il vapore fluente non consente di ottenere la sterilizzazione dell’oggetto trattato. Il vapore fluente è utilizzato talora come metodo di sanificazione in ambito non clinico (es: in agricoltura, nella produzione di alimenti, nell’industria alberghiera ecc.). I suoi limiti sono rappresentati dalle temperature relativamente poco elevate che può raggiungere il vapore acqueo, dalla necessità di un tempo di esposizione relativamente lungo e dalla possibilità che il vapore non raggiunga tutta la superficie da trattare e che la sua azione venga inibita dalla presenza di bolle d’aria. Benchè il vapore fluente -se correttamente usato- possa ridurre la carica batterica degli oggetti trattati, non sembra tuttavia in grado di garantire una disinfezione di grado elevato. In particolare, non risultano studi che abbiano valutato la sua efficacia su dispositivi per la terapia respiratoria usati da persone con fibrosi cistica con colonizzazione da Pseudomonas aeruginosa.

Le linee guida attualmente disponibili sul controllo delle infezioni in fibrosi cistica non includono il vapore fluente tra i sistemi raccomandati per la disinfezione a domicilio dei dispositivi usati. Al

contrario, i disinfettanti a base di ipoclorito di sodio sono raccomandati da tutte le linee guida FC-specifiche. E’ utile comunque ricordare che prima di esporre i dispositivi per

terapia respiratoria all’agente disinfettante è sempre necessario prima lavarli accuratamente con acqua e detergente in modo da rimuovere ogni residuo organico anche inapparente.

Filippo Festini
Professore Associato, Facoltà Scienze Infermieristiche, Università di Firenze


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