Non c’è
nessuna correlazione fra l’attività del gene CFTR e quella del gene MTHFR (Metilen TetraHydroFolato Reduttasi). Il
gene CFTR agisce sul trasporto del cloro e dell’acqua dall’interno all’esterno delle cellule, quindi le sue mutazioni alterano questa attività. Il
gene MTHFR agisce su una tappa metabolica importante che avviene nel sangue e riguarda l’aminoacido omocisteina: questo aminoacido deve essere trasformato in altro aminoacido essenziale per la costruzione di molte proteine (metionina e via metabolica dell’acido folico), perciò le sue mutazioni (se ne conoscono circa una quarantina) riguardano questa funzione
.
Non c’è nessun rischio conosciuto di interazione fra l’attività dei due geni e delle loro mutazioni tale da dare origine alla malattia fibrosi cistica, né in forma completa severa né in forma di sindrome correlata alla fibrosi cistica (CFTRD).
L’unica cosa che hanno in comune le mutazioni dei due geni è il modo con cui vengono trasmesse, detto
autosomico recessivo. Ciò significa che se la mutazione è stata ereditata da un solo genitore, nel figlio è presente allo stato eterozigote e il figlio è portatore sano di quella mutazione: non è malato e non ha sintomi. Lo stato di eterozigote si riferisce al fatto che la mutazione è presente solo su uno solo dei due cromosomi su cui il gene è localizzato. Per il gene CFTR si tratta dei cromosomi numero 7, per il gene MTHFR dei cromosomi numero 1.
Nel caso di questa bimba, le mutazioni sono presenti entrambe in eterozigosi: la bimba è
portatrice sana, quindi non vi sono sintomi né per quanto riguarda la fibrosi cistica né per quanto riguarda le vie metaboliche controllate dal gene MTHFR.
Se una stessa mutazione fosse ereditata da entrambi i genitori, nel figlio sarebbe presente allo stato
omozigote, vale a dire su entrambi i cromosomi interessati. Lo stato omozigote comporta i sintomi della malattia fibrosi cistica nel caso delle mutazioni del gene CFTR e il rischio di sviluppo di trombosi, malattie coronariche, aborti spontanei e difetti nel tubo neurale nel caso delle più frequenti mutazioni del gene MTHFR.
La più frequente delle mutazioni del gene MTHFR è molto diffusa, si stima interessi circa il 45% circa della popolazione generale allo stato eterozigote e allo stato omozigote l’8-15% circa.
Qui e
qui ulteriori informazioni sul gene MTHFR.