Salve, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria ho riscontrato un lieve ma tangibile decremento delle riacutizzazioni, probabilmente a causa dell’utilizzo massiccio di dispositivi di protezione individuale, l’evitare ambienti affollati ecc. Purtroppo all’aperto non vige più nessuna regola (di fatto solo su carta) e molti spazi pubblici o adiacenti a esercizi commerciali, soprattutto gli ingressi, sono sempre occupati da fumatori incalliti che non si curano del passaggio di altre persone (facendo perfino entrare il fumo all’interno dei locali) costringendo a passarvi attraverso per entrare. Il personale degli esercizi ovviamente per non perdere clienti non interviene assolutamente. Persino sulle spiagge ho riscontrato che nemmeno vicino a bambini nessuno si fa scrupolo di inondare di vere e proprie nuvole di fumo le persone e bambini più prossimi. Mi chiedo quale rischio ci sia a respirare delle boccate di fumo passivo all’aria aperta, considerando che se ne sente l’odore anche fino a una decina di metri nonostante la mascherina FFP2. Per quanto non si possa vivere in una campana di vetro, si può ignorare tale rischio oppure vale la pena porre attenzione al fumo passivo anche all’aria aperta? Purtroppo nulla si può pretendere all’aperto a riguardo da nessun esercente o forza dell’ordine, né richiedere un po’ di civiltà in quanto avrebbe effetto controproducente (liti, provocazioni e dispetti, da persone statisticamente anche poco attente a questioni sanitarie, spesso negazioniste e novax). Rimane solo da evitare certi posti e certe situazioni? O pochi respiri non inficiano nulla? Grazie.