La domanda copre due aspetti, da trattare indipendentemente.
Il referto della risonanza magnetica descrive una situazione normale. L’indagine e il referto non sono confrontabili con la precedente indagine, che è una tomografia assiale computerizzata (TAC) del torace. In estrema sintesi l’
indagine più accurata e precisa del
sistema bronchiale è la
TAC del torace: con questo metodo è possibile individuare la
presenza di bronchiectasie, una alterazione tipica della fibrosi cistica, e quantificare il grado della dilatazione bronchiale. La TAC del torace, inoltre, quantifica il
grado di ispessimento della parete bronchiale, oltre a tutte le altre alterazioni polmonari. Occorre ricordare che la presenza di bronchiectasie è una manifestazione precoce della malattia polmonare nella fibrosi cistica (
come spiegato qui). Il
limite di questa indagine è che si associa a una
dose aumentata di radiazioni rispetto alla radiografia del torace e perciò va effettuata con tecniche che riducono la dose di radiazioni e va eseguita ogni paio di anni.
La
risonanza magnetica (MRI) è un'indagine che
evita le radiazioni, ma ha
costi più elevati e comporta un esame di
maggior durata. La MRI riesce a evidenziare le lesioni polmonari anche se con una precisione e accuratezza inferiore alla TAC del torace, specie per le anomalie della parete bronchiale, come la presenza di bronchiectasie. Offre il vantaggio di esaminare alcuni aspetti della funzione polmonare, come la
presenza di air trapping (aria intrappolata), che è anch’essa una lesione precoce nella fibrosi cistica, e la
distribuzione della ventilazione e
della perfusione sanguigna polmonare. Al momento non abbiamo evidenze di quale tecnica di imaging sia migliore rispetto alle altre nella fibrosi cistica: entrambe forniscono informazioni diverse e nella pratica clinica spesso TAC e MRI si alternano. Si legga
qui,
qui e
qui per un approfondimento scientifico.
Per quanto riguarda l’
iperplasia timica la descrizione alla MRI è scarna e lascia intendere che si tratta di un
fenomeno normale in età pediatrica. Benché il timo diventi atrofico dopo i primi mesi di vita, una lieve iperplasia del timo
senza altre alterazioni associate è un aspetto
normale in età pediatrica, spesso associata a
recenti infezioni polmonari batteriche o virali (5, 6). In questo caso non serve fare ulteriori indagini, poiché quelle di imaging saranno ripetute nel corso degli anni nel follow-up della fibrosi cistica.