
Presidente, quali sono le ragioni che hanno motivato Lei e ATV a promuovere la Campagna Nazionale di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica nel mese di ottobre e con essa la Settimana di sensibilizzazione sul test del portatore sano di fibrosi cistica (20-26 ottobre)?
Le ragioni sono profondamente legate alla responsabilità sociale che un’azienda come ATV, al servizio della comunità, sente di avere. Abbiamo individuato in Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC Ricerca) un partner d’eccellenza, non solo per il valore del suo operato nella ricerca scientifica e nel sostegno ai pazienti, ma anche per le sue forti radici veronesi. Promuovere la Campagna Nazionale e, in particolare, la Settimana di sensibilizzazione sul test del portatore sano, significa usare la nostra capillare rete di trasporto come una vera e propria piattaforma di utilità sociale. Vogliamo contribuire a diffondere un messaggio di sensibilizzazione e conoscenza fondamentale, che ha un impatto diretto sulla salute e sul futuro delle famiglie. Farlo a ottobre, in concomitanza con la Campagna Nazionale, massimizza l’efficacia del messaggio.
100 autobus per un mese, cartoline informative nelle biglietterie… Quanti stima che saranno i passeggeri che vedranno il volantino congiunto FFC Ricerca e ATV?
Stimiamo che l’impatto sarà significativo. ATV trasporta ogni giorno oltre 150 mila persone tra studenti, lavoratori, pensionati, turisti. Considerando che l’iniziativa coinvolge ben 100 autobus per un intero mese, e che il materiale informativo è presente nelle nostre biglietterie che sono punti di contatto quotidiano, possiamo realisticamente parlare di centinaia di migliaia di visualizzazioni uniche. La campagna raggiungerà quindi un pubblico vastissimo e trasversale, portando l’informazione a una importante fetta della popolazione di Verona. L’obiettivo non è solo contare i contatti, ma garantire che il messaggio importante della ricerca e dell’informazione non passi inosservato.
In Italia esiste 1 portatore sano di fibrosi cistica ogni 30 persone e di solito non sa di esserlo. ATV ci aiuta a “veicolare” questa conoscenza. Come presidente di un’azienda vuole rivolgere un invito al mondo profit rispetto alla responsabilità sociale d’impresa e alle partnership con il Terzo Settore?
Certamente. Il nostro ruolo come ATV è servire la comunità, e oggi questo non può limitarsi al solo trasporto. Deve includere la cura e la promozione del bene comune. L’invito che rivolgo al mondo profit è di considerare la Responsabilità Sociale d’Impresa non come un onere, ma come un investimento strategico nel tessuto sociale in cui si opera. Le aziende hanno un’enorme capacità di veicolare messaggi e di mobilitare risorse. Collaborare con il Terzo Settore e, in questo caso specifico, con Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, offre l’opportunità di unire le forze in modo sinergico. Il Terzo Settore ha la competenza specifica sulla causa, noi abbiamo la visibilità e la capacità logistica. È una doppia via: l’azienda contribuisce a una causa nobile, e al contempo, rafforza la sua immagine e la fiducia dei cittadini e dei propri dipendenti. Solo lavorando insieme possiamo creare una comunità più informata, sana e solidale.
Fondazione è nata e basata a Verona, crede che ci sia un valore aggiunto in una partnership territoriale?
Assolutamente sì, il valore aggiunto è immenso. Essere entrambi attori radicati a Verona crea un legame speciale, una sinergia territoriale più profonda. Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica è un’eccellenza che nasce nella nostra città e porta il nome di Verona in tutta Italia e all’estero. Sostenere una realtà così vicina non è solo un atto di mecenatismo, ma un’azione che rafforza l’orgoglio civico e la consapevolezza che, qui, a pochi passi da noi, si compie un lavoro di ricerca vitale. È la dimostrazione che l’eccellenza parte dal locale per arrivare al nazionale. Per ATV, partner di mobilità dei veronesi, questa vicinanza rende la partnership più sentita, più credibile e rafforza il nostro impegno di servire la comunità in tutte le sue sfaccettature.

Sostenibilità non solo ambientale, dunque, ma anche sociale. Quanto è importante la presa in carico e la cura delle persone per un’azienda come la vostra?
La sostenibilità sociale è per ATV un pilastro tanto quanto quella ambientale ed economica. Il nostro servizio, il trasporto pubblico, è per sua natura un servizio alla persona, che garantisce l’inclusione e la mobilità di tutti i cittadini. La “cura delle persone” è, quindi, al centro della nostra missione: si traduce non solo in un servizio efficiente e accessibile, ma anche nell’impegno a migliorare la qualità della vita della comunità. La partnership con FFC Ricerca si inserisce perfettamente in questa visione: promuovere la salute e l’informazione significa prendere in carico il benessere della collettività. Un’azienda moderna e responsabile non può limitarsi al proprio core business; deve essere un agente di cambiamento positivo, contribuendo a costruire un futuro in cui la cura e il sostegno reciproco siano valori centrali.
Questa intervista compare anche sul Notiziario FFC Ricerca 67.