Una vitale proteina della membrana batterica di Pseudomonas aeruginosa può rappresentare il bersaglio per nuovi antibiotici anti-Pseudomonas (Ricerca FFC)

Una vitale proteina della membrana batterica di Pseudomonas aeruginosa può rappresentare il bersaglio per nuovi antibiotici anti-Pseudomonas (Ricerca FFC)

Una recente pubblicazione (1) del gruppo di biochimici e microbiologi dell’Università di Milano-Bicocca, generata da un progetto finanziato da FFC (progetto FFC#10/2008) e coordinato da Alessandra Polissi, ha fornito preziose informazioni per disegnare nuovi antibiotici contro Pseudomonas aeruginosa.

Sappiamo che Pseudomonas aeruginosa è un batterio frequentemente resistente agli antibiotici, grazie alla scarsa permeabilità della sua membrana al passaggio delle molecole antibatteriche ed alla presenza in essa di numerose pompe di efflusso (sistemi che espellono gli antibiotici prima che essi aggrediscano le parti vitali del batterio). Numerosi studi stanno tentando di individuare i punti deboli del batterio, su cui poter agire con nuove molecole antibatteriche. Questo che segnaliamo ha indirizzato il suo interesse ai meccanismi della membrana batterica che portano alla sintesi di lipopolisaccaride, un glicolipide che rappresenta il maggior fattore di virulenza di questo batterio a potente azione infiammatoria, individuando e analizzando, con rigorosi esperimenti in vitro, una proteina (KdsD) che ha una fondamentale e vitale azione enzimatica (d-arabinose-5P isomerase) per la sintesi del lipopolisaccaride.

Questa proteina è stata caratterizzata sotto vari aspetti ed in particolare sono stati individuati tre aminoacidi (Lys56, His85, His190), tra i numerosi che la compongono, la cui specifica mutazione (analisi mutazionale, conversione nell’aminoacido Ala) determina una riduzione di 400 volte dell’attività enzimatica specifica di KdsD.

Gli autori dello studio ipotizzano che molecole con funzione di inibizione dell’enzima KdsD, sulla base delle informazioni messe a punto, possano rappresentare la strada per disegnare nuovi antibiotici anti-Pseudomonas. Ed in tale direzione essi stanno estendendo il loro studio.

Questa è certamente una ricerca di base ma, se si dimostrerà in grado, nel suo sviluppo prossimo, di proporre molecole capaci di mortificare la vitalità e la virulenza di Pseudomonas aeruginosa, e di rendere queste molecole accettabili all’organismo animale, essa si inserirà nella direzione utile per controllare la comunissima condizione di infezione/infiammazione broncopolmonare da Pseudomonas nei pazienti FC.

1. Airoldi C, et Al. Targeting bacterial membranes: identification of Pseudomonas aeruginosa d-arabinose-5P isomerase and NMR chracetrisation of its substrate recognition and binding properties. ChemBioChem, 2011. DOI: 10.1002/cbic.201000754

 

ALTRI PROGRESSI DI RICERCA

Splicing e CFTR: come mutazioni apparentemente simili possono avere esiti diversi

Le mutazioni che alterano lo splicing dell’RNA possono avere conseguenze molto diverse sulla produzione della proteina CFTR. Capire questi meccanismi è fondamentale per valutare l’eleggibilità al trattamento con Kaftrio.

La gestione dell’insufficienza pancreatica nelle persone con fibrosi cistica: le nuove linee guida europee

Sono da poco state pubblicate le nuove linee guida europee su diagnosi, monitoraggio e trattamento dell’insufficienza pancreatica. Autori e autrici hanno elaborato raccomandazioni specifiche per le persone con fibrosi cistica

La relazione tra cloro nel sudore, funzionalità di CFTR e benefici clinici dei modulatori

Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa. Lorem Ipsum è considerato il testo segnaposto standard sin dal sedicesimo secolo, quando un anonimo tipografo prese una cassetta di caratteri e li assemblò per preparare un testo campione.