Farmaco ad uso compassionevole è quel farmaco che, pur non avendo ancora concluso l’iter di approvazione da parte degli organi competenti, viene somministrato a un paziente in evidente necessità, secondo ben definiti criteri. Il D.M 8 Maggio 2003 “Uso terapeutico di medicinale sottoposto a sperimentazione clinica”, disciplina in Italia l’accesso a terapie farmacologiche sperimentali, per un uso al di fuori della sperimentazione clinica, a pazienti affetti da malattie gravi o rare o che si trovino in pericolo di vita quando, a giudizio del medico, non vi siano ulteriori valide alternative terapeutiche". Il Decreto è pubblicato in G.U. n.173 del 28/7/2003 (1, 2).
Nel caso della domanda si parla del farmaco in sperimentazione da parte della Vertex (3), che recentemente ha reso noti i risultati a breve termine (4 settimane di trattamento) di due trial di fase III, in cui viene sperimentato una triplice combinazione di composti: il correttore di nuova generazione VX-445, insieme al correttore Tezacaftor e al potenziatore Ivacaftor. La combinazione di questi ultimi due è già in commercio come Symdeko (Symkevi in Europa). I trial sono due perché riguardano pazienti, a partire dai dodici anni di età, con due diversi genotipi: quelli con doppia copia di F508del (F508de/F508del, 123 soggetti) e quelli con una copia di F508del e una copia di mutazione con funzione minima (F508del/FM, 408 soggetti). Effettivamente la mutazione 1259insA, insieme a F508del, è con funzione minima ed è tra quelle trattabili con questa tripla combinazione. Sempre Vertex nel suo comunicato annuncia che renderà noti i risultati sull’intero periodo dello studio (24 settimane) nel giugno 2019, con l’intenzione di richiedere l’approvazione per l’immissione sul mercato della triplice combinazione a FDA (ente regolatorio per gli USA) ed a EMA (ente regolatorio per l’Europa) entro dicembre 2019.
Chi ci scrive ha ragione nel dire che secondo i decreti ministeriali un farmaco ad uso compassionevole può essere richiesto anche se in sperimentazione all'estero. Non solo, il farmaco in questione è anche in sperimentazione in Italia. Quindi di per sé il centro di cura potrebbe fare la richiesta di uso compassionevole. Il problema è un altro: Vertex ha in parallelo due trial con due diverse molecole, uno in tripla combinazione con VX 445 e uno in tripla combinazione con VX 659 (4). Apparentemente le due molecole stanno fornendo lo stesso esito nei due percorsi di studio e sulle stesse categorie di pazienti. Allo stato attuale, quindi, non c’è un motivo per preferire una molecola all’altra. L’azienda Vertex ci informa che aspetterà il completamento delle 24 settimane di studio su VX 445, per poi decidere quale delle due molecole selezionare e da portare quindi all’approvazione e commercializzazione. Per ottenere il farmaco per uso compassionevole, bisogna quindi aspettare la selezione della molecola da parte di Vertex. Una volta che questo avverrà, il centro di cura, come detto, deve fare richiesta direttamente alla Vertex. Il nostro consiglio è che il centro di cura, che qui non è menzionato, faccia già presente a Vertex l’eventuale intenzione di fare richiesta, in modo che l’azienda possa tenerne conto. Sappiamo infatti che sono disponibili a farlo, anche se i pazienti in Italia intenzionati a simile richiesta potrebbero essere moltissimi. Va detto però che per quanto riguarda i criteri di inclusione nell’uso del farmaco in compassionevole, anche quelli verranno decisi successivamente. Chi ci scrive è in lista di trapianto dal 9 novembre 2018, e questo generalmente è un criterio di inclusione valido.
1) www.agenziafarmaco.gov.it/content/farmaci-ad-uso-compassionevole
2) www.aifa.gov.it/sites/default/files/DM_7SETTEMBRE2017_0.pdf
3) Efficacia sulla funzionalità respiratoria della tripla combinazione di VX-445, Tezacaftor e Ivacaftor. Risultati preliminari di due trial di fase 3 in corso, Progresso di ricerca 7/3/2019
4) investors.vrtx.com/news-releases/news-release-details/correcting-and-replacing-two-phase-3-studies-triple-combination