Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Fisioterapia respiratoria nel lattante FC

29 Settembre 2006

Fisioterapia respiratoria nel lattante FC

Autore: Valerio
Argomenti: Fisioterapia
Domanda

Sono il papà di un bimbo di 45 giorni affetto da FC che ha già avuto una leggera infezione alle vie respiratorie risolta con antibiotico per 15 gg circa. Noto che il bimbo, nonostante i valori del sangue confermino la risoluzione dell’infezione, continua saltuariamente a tossire e durante la fisioterapia (pep mask aerosol lavaggi nasali) si sente smuoversi catarro. Vorrei sapere come eliminarlo visto che il bimbo data l’eta’ non è in grado di espettorarlo da solo. Vorrei inoltre sapere se la tosse catarrosa e cosa normale in un bimbo FC o è sintomo di infezione e cosa fare per cercare di liberare il bimbo dalla stessa grazie.

Risposta

Non tutti i lattanti con fibrosi cistica presentano tosse abituale. Questa compare in genere in occasione di una infezione respiratoria, per lo più di natura virale. Le prime infezioni respiratorie innescano processi infiammatori alle prime vie aeree e ai bronchi, che, secondo alcuni studi, sono presenti comunque anche prima dell’infezione (1,2). L’infiammazione del naso e dei bronchi è causa di tosse, più o meno catarrale, che, oltre ad essere un sintomo di infiammazione-irritazione delle mucose respiratorie, ha in sé lo scopo di rimuovere le secrezioni che si formano in eccesso e in maniera protratta nel tempo. La tosse nel lattante è in genere poco efficiente nel raggiungere lo scopo di rimuovere le secrezioni ed è questa la ragione per cui si cerca di intervenire precocemente con accorgimenti fisioterapici che aiutino la detersione bronchiale.

Sulle pratiche di fisioterapia respiratoria nel lattante vi sono opinioni e comportamenti differenziati tra i vari centri, in mancanza attuale di studi che definiscano vantaggi di un approccio rispetto ad altri (3). Alcuni centri attuano fisioterapia fin dal momento della diagnosi, anche in assenza di sintomi, altri iniziano solo dopo la comparsa dei primi sintomi respiratori. Riferiremo succintamente sulle modalità con cui operiamo presso il Centro in cui lavoriamo

Noi applichiamo un minimo di fisioterapia fin dalla diagnosi e la aggiustiamo in seguito a seconda della situazione respiratoria. In ogni caso il trattamento fisioterapico drenante deve essere garantito con costanza e regolarità. In caso di sintomi respiratori, come prima cosa si dovrebbero intensificare tempi e sedute drenanti quotidiane. La tecnica drenante può essere diversa a seconda del Centro FC di riferimento. Dalla bibliografia (3), è noto come qualunque sia la tecnica drenante utilizzata, la seduta risulta essere molto più efficace se si introduce il sostegno alla tosse, essendo la tosse il meccanismo fondamentale di rimozione dei secreti anche nel piccolo lattante. Naturalmente, nel lattante è quasi impossibile ottenere collaborazione e quindi, per stimolare la tosse si possono attuare alcune procedure che la attivano per via riflessa. Non ci intratteniamo su queste tecniche di evocazione della tosse perché esse vanno molto personalizzate e su queste necessita un addestramento delicato ed appropriato per il singolo caso da parte del fisioterapista di riferimento.

Inoltre, può essere che vi sia una zona specifica di addensamento polmonare e con la tecnica drenante utilizzata non si riesca a drenare in modo particolare quel segmento/lobo polmonare. Utile al riguardo è una Rx-grafia del torace o la TAC per poi rendere più specifico il trattamento stesso: in questo caso riteniamo che il drenaggio posturale convenzionale (con delicate percussioni e battiture) sia il più adatto, in quanto con la tecnica “pep mask” o altre tecniche “leggere” utilizzate nel lattante, non si riesce a drenare efficacemente una zona polmonare specifica.

Ogni bambino deve essere considerato come individuo a sé e, sebbene vi sia una comune patologia di base, i problemi e le necessità terapeutiche sono diverse da persona a persona. Comunque sia, la presenza di infiammazione delle vie aeree è stata riscontrata in pazienti con FC già a quattro settimane di vita, anche se non colonizzati da comuni batteri tipici della fibrosi cistica (1).

In caso di infezione respiratoria, ovviamente, oltre all’impiego di antibiotici e di terapia drenante, per favorire una buona detersione bronchiale, si dovrebbero adeguare e verificare l’efficacia di una corretta terapia fluidificante (sostanze somministrate per aerosol per fluidificare il muco bronchiale) integrata al bisogno di farmaci broncodilatatori e/o antinfiammatori.

1- Khan TZ, Wagener JS, Bost T, Martinez J, Accurso FJ, Riches DWH. Early pulmonary inflammation in infants with cystic fibrosis. Am J Resp Crit Care Med 1995; 151:1075-82

2- Nixon GM, Armstrong DS, Carzino R, et al. Early airway infection, inflammation, and lung function in cystic fibrosis. Arch Dis Child 2002; 87:306-11

3- Lannefors L, button BM, Mcllwaine M. Physiotherapy in infants and young children with cystic fibrosis: current practice and future developments. J R Soc Med 2004; 97(Suppl 44):8-25

Raffaella Bellini e Lia Myriam Cappelletti Terapisti della Riabilitazione presso Centro Fibrosi Cistica, Verona


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora