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14 Maggio 2024

Come varia il test del sudore dopo l’inizio del trattamento con il Kaftrio

Autore: Sara
Domanda

Salve volevo una risposta a una mia domanda, alla quale finora non ho avuto risposta esaustiva. Ho due gemelli omozigoti F508del che attualmente sono in cura con Kaftrio/Kalydeco da un anno e mezzo: il test del sudore non è mai risultato negativo. Potrei capire quale è la spiegazione scientifica a questo? Grazie.

Risposta

Il quesito posto offre l’opportunità per chiarire come varia il test del sudore nei pazienti con fibrosi cistica (FC) che hanno avviato la terapia con Kaftrio/Kalydeco.
Innanzitutto va chiarito cosa si intende per valore negativo del test del sudore nei pazienti trattati. In assenza di ulteriori dettagli, interpretiamo la domanda assumendo che per test del sudore negativo si intenda un valore di cloro <60 mmol/l, soglia canonicamente considerata suggestiva della presenza di malattia FC.

Un recente studio cerca di far luce sul quesito posto. Lo studio vede coinvolti più di 3000 pazienti, di cui 1769 in trattamento con Kaftrio/Kalydeco per almeno 90 giorni. Di questi, circa 1000 pazienti sono omozigoti F508del. Lo studio mette in luce l’elevata variabilità del cloro sudorale nei pazienti trattati. Nei pazienti omozigoti F508del, l valore mediano di cloro sudorale post avvio della terapia è 39,8 mmol/L e il 18% dei soggetti mostra un cloro sudorale >60mmol/L. Solo il 10% della variabilità del cloro nel sudore dopo l’avvio della terapia con Kaftrio/Kalydeco si spiega con le caratteristiche prese in esame quali: sesso, razza, etnia, età, cloro sudorale pre-avvio terapia e FEV1 pre-avvio terapia.
Come in uno studio precedente, gli autori ipotizzano che questa variabilità sia principalmente attribuibile al modulatore e al genotipo per il quale l’uso del modulatore è approvato.
Questo studio ha il merito di provare a correlare il dato del cloro nel sudore con i dati clinici, nella popolazione esaminata. Infatti è importante sia valutare come cambia il valore del cloro nel sudore, prima e dopo l’avvio della terapia con modulatore, sia valutare come cambiano alcuni parametri clinici, quali per esempio i parametri di funzionalità respiratoria, come il FEV1.

Il valore di cloro nel sudore, infatti, indica quale sia la funzione residua del canale CFTR che risulta assente/carente/mal funzionante nelle persone con FC. Se il cloro nel sudore si riduce dopo l’avvio della terapia con modulatori, significa che almeno in parte la funzione del canale CFTR è stata recuperata, il che dovrebbe corrispondere a un miglioramento dei parametri clinici.
Tuttavia abbiamo evidenza che alcuni pazienti, pur avendo mutazioni responsive alla terapia con modulatori e mostrando una riduzione del cloro nel sudore, non mostrano un miglioramento significativo dei parametri clinici per varie ragioni, tra cui:

  • scarsa aderenza alla terapia
  • scarso assorbimento del farmaco
  • interazioni tra farmaci
  • aggiustamento delle dosi
  • presenza di altre varianti nel gene CFTR non rilevate
  • presenza di geni modificatori, ovvero geni diversi dal gene CFTR, anche collocati su altri cromosomi che possono aggravare o alleggerire l’effetto delle mutazioni CFTR

In questa rubrica, ne abbiamo parlato anche qui.

Allo stesso tempo, abbiamo evidenza che pazienti con mutazioni non responsive al trattamento con modulatori (per esempio, N1303K), mostrano un miglioramento dei parametri clinici e nessun effetto sul cloro nel sudore dopo l’avvio della terapia.
Gli autori dello studio sopracitato concludono che, confrontando i livelli circolanti di farmaco, valori di cloro nel sudore e parametri clinici, potremo comprendere le ragioni di questa variabilità nei valori di cloro nel sudore nei pazienti trattati con modulatori.

Tornando al caso in questione quindi non è tanto importante avere un cloro nel sudore “non negativo”, piuttosto avere dei parametri clinici migliori dopo l’avvio di Kaftrio/Kalydeco.

Dott.ssa Natalia Cirilli, Centro Regionale Fibrosi Cistica, Ancona


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