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26 Gennaio 2006

Dieta di svezzamento nel bambino CF

Autore: m
Argomenti: Alimentazione
Domanda

Vorrei conoscere qual è la dieta più appropriata per una bambina affetta da fibrosi cistica che è circa a metà dello svezzamento.

Risposta

Per lo svezzamento è opportuno seguire le indicazioni del pediatra della bambina: lo svezzamento del bambino con FC non è diverso da quello di altri bambini, fatti salvi alcuni principi che descriviamo di seguito.

1) Chi ha la FC a questa età, come in tutte le altre, non ha bisogno di una “dieta”, intesa come esclusione o utilizzazione di cibi particolari, ma di un’alimentazione abbondante che gli permetta di introdurre molte calorie (è consigliata l’assunzione quotidiana di una quota variabile fra un 20 e 40% di calorie in più rispetto a quelle normalmente ritenute necessarie). Alcuni espedienti per fornire molte calorie si possono adottare precocemente: per esempio non scarseggiare nell’utilizzo dell’olio d’oliva per condire le prime minestrine. E’ bene che il bambino si abitui a cibi ben conditi, perché i condimenti sono una fonte non trascurabile di calorie.

2) E’ bene che il bambino con FC si abitui a consumare cibi salati. Questa può essere una difficoltà nel divezzamento, tant’è vero che si suggerisce di dolcificare leggermente con qualche cucchiaino di zucchero le prime pappe a base di ingredienti salati ( brodo vegetale, semolino di riso o di grano, formaggio grana). Mentre per tutti gli altri bambini si suggerisce di non aggiungere ulteriore sale (cloruro di sodio, il comune sale da cucina) a queste pappe, per il lattante FC, che perde con il sudore una quantità di sale che è circa cinque volte più elevata rispetto agli altri bambini, il consiglio è di fornirgli quotidianamente una maggiore quantità di sale. Perciò va aggiunto abitualmente un pizzico di sale là dove è più tollerabile come gusto. L’apporto consigliato di cloruro di sodio nei bambini non FC dai 6 mesi ad un anno è di circa 200 mg al giorno (1,2), mentre per i bambini FC di quest’età la quantità complessiva che si può suggerire è di circa 1 grammo al giorno, con particolare attenzione nella stagione estiva (per avere un’idea pratica di questa quantità si può misurarla una prima volta con una siringa: 1 millilitro della siringa corrisponde ad 1 grammo). In condizioni particolari poi, come in caso di sudorazioni abbondanti dovute a febbre o a temperature elevate, bisogna prevenire il rischio di disidratazione da perdita di sali: ecco allora che il sale può essere somministrato anche a parte sotto forma di preparati, esistenti in commercio, che si sciolgono in acqua.

3) Se nel bambino è stata diagnosticata l’insufficienza pancreatica, è importante la somministrazione dell’estratto pancreatico, in dose adeguata, secondo le opportune modalità, mescolato all’omogeneizzato o al succo di frutta, sia ai pasti principali sia in occasione di merende o spuntini. Riguardo alla somministrazione dell’estratto pancreatico si possono vedere numerose risposte: “Valutare a casa l’efficacia degli enzimi pancreatici” (6/7/2005); “Enzimi pancreatici alla fine del pasto” (21/4/2005) “Enzimi pancreatici dimenticati” (21/9/2005) e così via.

1) Kirshmann G J “Almanacco della Nutrizione” AlfaOmega Editrice, Roma

2) http://www.laleva.cc/almanacco/sodio.html

G. M.


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