L’epididimo è il condotto che si trova all’interno del testicolo e permette il passaggio degli spermatozoi verso il dotto deferente cui è unito. Non è chiaro nella domanda se
uno solo o entrambi gli epididimi sono ostruiti e se quest’anomalia riguarda solo questa sola parte dell’apparato riproduttivo o anche altre, come per esempio i dotti deferenti. Questo è importante perché è la
malformazione dei dotti deferenti il difetto tipicamente correlato con la fibrosi cistica. Questo difetto comporta la mancanza di spermatozoi nel liquido seminale (azoospermia ostruttiva).
Per utilità generale riassumiamo qui sotto gli elementi che depongono per un interessamento delle vie seminali
correlato alla fibrosi cistica:
- esame del liquido seminale con presenza di
azoospermia;
- valutazione ecografica dei testicoli, dotti deferenti e vescichette seminali: presenza soprattutto a livello dei dotti deferenti di
anomalie anatomiche che ostruiscono il passaggio degli spermatozoi;
- ricerca approfondita di
mutazioni e varianti del gene CFTR (test genetico di secondo livello): presenza di due mutazioni del gene CFTR o di una mutazione accompagnata da una variante (detta anche polimorfismo) dello stesso gene. Non è sufficiente la presenza della sola variante (in questo caso il 5T) per sospettare che ci sia una qualche correlazione con la fibrosi cistica. La variante 7T non comporta conseguenze.
Se c’è riscontro di azoospermia, ecografia sospetta e test genetico con
due mutazioni CFTR o una mutazione accompagnata da una variante è importante che la persona si rivolga a un
centro specializzato per fibrosi cistica (l’elenco dei centri si trova
qui).
Qui saranno eseguiti anamnesi e visita clinica, il test del sudore, una serie di prelievi del sangue, esami di vario livello per l’apparato respiratorio e gastrointestinale. E sarà con tutta probabilità
ripetuto il test genetico se quello eseguito non risulterà abbastanza approfondito (va indagato se il 5T è accompagnato da un’altra variante detta TG lunga).
Il termine fibrosi cistica atipica oggi peraltro tende a essere abbandonato perché confondente: si preferisce parlare di “
forma o sindrome CFTR-correlata” per distinguerla più nettamente dalla classica malattia fibrosi cistica, caratterizzata da interessamento di più apparati e andamento clinico ingravescente.