Non bisogna lasciarsi spaventare dalle sigle delle mutazioni: sono sigle che hanno un significato strettamente "tecnico" e ai tecnici illustrano la posizione (all'interno del gene CFTR) in cui la mutazione avviene e il meccanismo secondo cui avviene. Ma non è in base alla conoscenza di queste informazioni che un genitore può capire di più circa la diagnosi fatta in suo figlio. Nè è in base alle mutazioni del gene CFTR che si decide il futuro del figlio, dopo che è stata fatta la diagnosi. Su questo sito si possono trovare informazioni su come siano importanti sul decorso della malattia un complesso di fattori, di cui uno è rappresentato dalle mutazioni del gene CFTR, altri sono i geni modificatori del gene CFTR (di cui non c'è ancora un utilizzo diagnostico-clinico), e ancora: le cure, lo stile di vita, l'ambiente favorevole, l'attitudine ad un adattamento positivo alla malattia, etc. Per ciascuno di questi argomenti, scrivendo la parola chiave all'interno del motore di ricerca del sito, si potranno trovare risposte o aggiornamenti scientifici.
Le informazioni tecniche che le mutazioni forniscono nel caso di questo bambino sono le seguenti: la mutazione 1677delTA è una mutazione che agisce con meccanismo "frameshift", quindi probabilmente di classe I (non viene prodotta proteina CFTR). E' abbastanza rara in Italia, ma è stata segnalata per essere abbastanza comune in Bulgaria e in Turchia (1). La mutazione 3849+10kbC->T agisce con meccanismo di alterazione dello splicing, è attribuita alla classe V ed è più comune (è la decima per frequenza in un'indagine sui cromosomi FC italiani) (2).
Questo serve a capire quale sarà il futuro di questo bambino? Purtroppo no: della 1677delTA si sa molto poco dal punto di vista clinico; della 3849+10kbC->T, che è più conosciuta, sappiamo che può accompagnarsi a normalità del quadro pancreatico e a fertilità maschile. Ma anche questo con grande variabilità individuale, come chi ci scrive ha già avuto modo di capire, probabilmente leggendo altre risposte del sito (Es. "Mutazione 3849+10kbC->T", domanda del 21/04/05). Perciò non dà certezze per il futuro, anche se consente un certo ottimismo. Quello che è certo è che non tutto dipende dalla genetica e che su questa malattia oggi abbiamo largo margine di intervento. E' naturale dopo la diagnosi essere spaventati: ma è meglio informarsi sui risultati che le cure per questa malattia hanno ottenuto, sulla quantità e qualità di vita che queste cure assicurano, sulla ricerca, forse vicina all'obbiettivo, di nuovi farmaci.
1) Estivill X et all "Geographic distribution and regional origin of 272 cystic fibrosis mutations in Europeans populations. The Biomed CF Mutation Analysis Consortium". Hum Mutat 1997; 10(2):135-54
2) Report del Registro Italiano Fibrosi Cistica, Orizzonti FC 2006; 2 (3) www.sifc.it