Sull’uso di Kaftrio in persone con trapianto di polmoni

autore

Maria Catena

Domanda

Buongiorno,
mio marito ha 31 anni ed è affetto da fibrosi cistica. Nel 2018 ha subito un trapianto di polmoni, ma purtroppo la malattia continua a manifestarsi in modo aggressivo, con infezioni recidivanti causate da batteri resistenti agli antibiotici.
Ho letto del farmaco Kaftrio e dei benefici significativi che può offrire nel migliorare la qualità di vita dei pazienti con fibrosi cistica. Tuttavia, non siamo riusciti ad avere informazioni chiare riguardo alla possibilità di assunzione del farmaco da parte dei pazienti trapiantati.
C’è qualche speranza anche per loro? Potreste darci qualche informazione in più a riguardo?
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e vi auguro una buona giornata.

Risposta

Due sono le questioni che riguardano la somministrazione di Kaftrio nelle persone trapiantate di polmoni. I polmoni trapiantati sono sani e hanno una proteina CFTR normale: un modulatore di CFTR come Kaftrio non avrebbe perciò nessun effetto sui polmoni. Il modulatore può avere invece effetti sugli altri organi e comunque dare benefici ai pazienti trapiantati.

Il secondo problema è l’interferenza tra il modulatore e i farmaci antirigetto. Alcune esperienze hanno dimostrato che i due tipi di farmaci possono essere somministrati contemporaneamente modificando la loro dose e controllando i livelli dei farmaci nel sangue. Il rischio è che una modifica del dosaggio e del livello nel sangue dei farmaci antirigetto possa favorire il rigetto acuto e cronico. Le esperienze sono ancora poche e vi è la necessità di verificare gli effetti della somministrazione contemporanea delle due categorie di farmaci nel medio e lungo periodo (per avere più informazioni al riguardo consigliamo la lettura di questo articolo scientifico).

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca