Buongiorno, stavo valutando la possibilità di utilizzare le mascherine lavabili ad alta efficacia presenti in commercio. Il mio dubbio è ovviamente l’adeguatezza del metodo di pulizia e disinfezione. Per tali mascherine, non è raccomandata la bollitura, l’utilizzo di UV o altri metodi ma solo un lavaggio a mano con acqua calda e “washing soda”, che traduco ingenuamente come sapone al bicarbonato o semplicemente come soluzione di acqua e bicarbonato. Al di là della valutazione di efficacia a lungo termine e della convenienza delle ffp2 monouso (a oggi i costi sono diminuiti tantissimo, anche se quelle economiche sono di dubbia provenienza ed efficacia), mi chiedo se un lavaggio del genere sia equiparabile a una disinfezione o se nel processo di asciugatura naturale rimanga dell’umidità che possa provocare un accumulo di germi, batteri e muffe. L’utilizzo di bicarbonato è sufficiente a scongiurare questo pericolo? Volendo scegliere una mascherina di questo tipo anche per motivi estetici, quali altre accortezze si possono adottare o quali prodotti specifici più “aderenti” al “washing soda” possono essere individuati? Un’asciugatura profonda con blanda aria calda (per esempio con phon) è sufficiente a evitare la formazione di funghi o eliminarli nel caso ci siano?
Capisco che chiunque non si possa sostituire a quanto dichiara il produttore assumendosene le responsabilità dando consigli oltre quanto dichiarato ufficialmente. Ma come sempre la precauzione non è mai troppa, vorrei essere sicuro di adottare una procedura di disinfezione che non mi comporti dei rischi, in particolar modo a muffe. Grazie, cordiali saluti.