L'entità di secrezioni presenti nei bronchi e quindi la quantità di espettorazione ad essa legata dipendono dallo stato di infezione e infiammazione dei bronchi, dallo stadio di avanzamento del danno broncopolmonare complessivo (diffusione o meno, gravità o meno di bronchiettasie), dalle eventuali esacerbazioni infettive in atto. Dipende anche dalle attitudini della persona a tossire e a liberarsi frequentemente del muco. In genere, il maggior accumulo di secrezioni si ha nelle ultime ore della notte, a causa della lunga immobilità, del minor uso della tosse e della maggiore superficialità del respiro dovute al sonno. Infatti il mattino, al risveglio, è il momento in cui in genere le persone con FC sentono di più il bisogno di liberarsi dal catarro. L'attività fisica, con il movimento sostenuto di tutto il corpo, con la maggiore profondità del respiro, con l'aria fresca che entra a grandi volumi e flussi a stimolare le vie aeree, contribuisce notoriamente a rimuovere i secreti stagnanti dalle vie aeree periferiche fino a quelle centrali. Non ci risulta invece o non sappiamo se vi siano momenti della giornata in cui si produca più secreto nelle vie respiratorie, nel senso che le strutture epiteliali che secernono muco (le ghiandole bronchiali), con l'afflusso di globuli bianchi dal sangue (che definiscono il carattere muco-purulento dello sputo) siano più attive che in altri momenti. Pensiamo che, agli effetti di una efficace toilette bronchiale, una persona con FC e problemi di ipersecrezione bronchiale, dovrebbe organizzare la propria attività fisica in relazione agli altri impegni della giornata, inserendo tale attività in uno stile di vita complessivo, mirato anche, ma non solo, a sanificare i polmoni.