Ci dispiace, ma non esiste una risposta valida in generale. Bisogna entrare in merito al caso specifico, conoscere la personalità del ragazzo, la sua situazione clinica, come si è finora "adattato" alla realtà della malattia, i rapporti con i familiari e così via. Il suggerimento che possiamo dare è di parlarne con il medico del Centro FC che più segue e conosce il ragazzo e di prendere contatto anche con lo psicologo/a del Centro. Se un adolescente con fibrosi cistica adotta comportamenti trasgressivi, cosa che è più frequente di quanto si creda (segnaliamo sotto alcuni articoli sull'argomento presenti su questo sito), il problema è serio e va affrontato con l'aiuto dello specialista, in questo caso lo psicologo. Può essere concordato un intervento del medico (che segue i suggerimenti dello psicologo messo al corrente della situazione) e stare a vedere che cosa ne scaturisce; ideale potrebbe essere che ad un certo punto il ragazzo stesso "maturasse" la decisione di prendere contatto personalmente con lo psicologo. In ogni caso dobbiamo sottolineare che non è il confronto diretto "genitore-figlio" la soluzione del problema e che il genitore deve chiedere e trovare aiuto.
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Uso di droghe da parte dei malati FC", Progressi di ricerca, 27/08/07
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Alcol, fumo, droghe e FC", Domande e Risposte, 22/06/05