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Le testimonianze
dei giovani malati

Ci mettono la faccia e chiedono di credere nella ricerca.

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Il tuo 5x1000 a FFC Ricerca

Oggi più che mai, tutti sono più sensibili a parole come "polmoni", "respiro", "mascherine" e "distanziamento". E possono immedesimarsi nella quotidianità di un malato di fibrosi cistica. Con la Campagna “La fibrosi cistica toglie il respiro”, i giovani malati di fibrosi cistica raccontano le loro storie personali, per chiedere, senza giri di parole, di destinare alla ricerca il proprio 5x1000. Un gesto semplice che non costa nulla, ma che può avvicinare la ricerca all'obiettivo di trovare una cura per tutti.

“Incellophanato” perché le persone ci diano una mano (e una firma)

“Incellophanato” perché le persone ci diano una mano (e una firma)

5x1000: intervista a Davide, protagonista della campagna 2022
Umberto

Umberto

Calcio, mare e fibrosi cistica.
Martina C.

Martina C.

“Stiamo male”, mi dissero. Fu un sollievo scoprire che parlavano d’amore e non di FC.
Emma

Emma

Chiunque con una donazione può salvare delle vite.
Lorenzo

Lorenzo

14 anni, la passione per gli aquiloni acrobatici e i confini del cielo in cui liberarli limitati dalla fibrosi cistica.
Martina

Martina

Tossire in pubblico significa essere guardati come se si fosse contagiosi. Prendere medicine a ogni passo ha per effetto di sentirsi giudicati, neanche fossimo tossici. Io ci scherzo tanto su questo, ma convivere con la fibrosi cistica resta un duello con un avversario imprevedibile e sconosciuto ai più.
Giulia

Giulia

Ho due sorelle maggiori sane. Io sono malata. Sono l’esempio di come la fibrosi cistica si manifesti inaspettatamente, anche in famiglie prive di casi di malattia nel proprio albero genealogico.
Salvatore

Salvatore

Mi chiamo Salvatore, sono di Napoli, ho 18 anni e frequento l’ultimo anno di liceo scientifico. All’apparenza sembro un ragazzo normale, nessuno potrebbe sospettare che dietro la mia condizione di salute ottimale si nasconda una terapia assidua.
Marila

Marila

Sono Marila, da 22 anni convivo con la mia acerrima nemica: la fibrosi cistica. La ricerca è l’unica àncora alla quale possiamo aggrapparci noi pazienti-a-tempo-pieno, sognando un orizzonte su cui non incomba la malattia.
Federico S.

Federico S.

Sono Federico, ho 20 anni, mi occupo di aggiustare pc e dispositivi elettronici. Mi piacerebbe sapere riparare anche il gene che provoca la malattia con cui sono nato: la fibrosi cistica.
Alessandra I.

Alessandra I.

Mi chiamo Alessandra, ho 21 anni, vivo a Napoli e studio giurisprudenza. Avere la fibrosi cistica per compagna mi ha condizionato tutta la vita. La malattia però non deve diventare sinonimo di infelicità.
Sara

Sara

Sara è una ragazza di 18 anni della provincia di Torino, una delle tante Sara. Ha una famiglia, un grande gruppo di amici e tanti sogni nel cassetto da non sapere più come farceli stare, perché con tutte le medicine che contiene, lo spazio per i sogni si fa sempre più piccolo.
Carmina

Carmina

17 anni e un fisico da passerella, che inganna gli occhi ma non il suo respiro. Il danno progressivo causato dalla fibrosi cistica ai polmoni di Carmina l’ha costretta ad appendere le scarpette al chiodo, ma non a rinunciare al sogno di ritornare a indossarle ancora.
Asia

Asia

Asia ha 20 anni. Respira con il terzo paio di polmoni di una vita resa difficile dalla fibrosi cistica, la malattia con cui combatte dalla nascita e che l’ha costretta a due trapianti bipolmonari in tre anni. Il suo talento innato nell’arte di vivere trasforma ogni istante in un atto d’amore.
Aurora

Aurora

Mi chiamo Aurora, la fibrosi cistica fa parte di me, ma io non sono la mia malattia, né posso arrendermi all’idea che sarò malata per sempre: credo che l’uomo possa tutto e ognuno di noi possa qualcosa.
Federico V.

Federico V.

Mi chiamo Federico, ho 14 anni, abito a Roma e amo lo sport. Un’intensa attività fisica è per me una terapia che si aggiunge a quella a base di farmaci per contenere i danni della fibrosi cistica, la malattia genetica con cui sono nato e che solo la ricerca potrà sconfiggere.
Davide

Davide

Sono Davide, frequento il terzo anno del liceo scientifico, e ho la fibrosi cistica. Quando ero più piccolo mi dava fastidio dire di essere malato. Ho dovuto abituarmici. Non significa però essermi rassegnato all’idea che lo sarò per sempre. Per questo vi chiedo di sostenere la ricerca.
Alessandra P.

Alessandra P.

Mi chiamo Alessandra, ho 17 anni e ho la fibrosi cistica, una grave malattia genetica che mi è stata diagnosticata a pochi mesi di vita. Da allora non ho smesso di combatterla, perché la fibrosi cistica non si vede, ma agisce, e se la trascuri lavora anche più in fretta, togliendoti il respiro.
Edoardo

Edoardo

Mi chiamo Edoardo, ho 16 anni e sono malato di fibrosi cistica, una malattia genetica che ho ma che non mi avrà, perché credo che la ricerca possa evolvere più rapidamente della malattia.
Ciro

Ciro

Mi chiamo Ciro, ho 17 anni, sono un nuotatore e ho la fibrosi cistica. Alle sfide con me stesso e contro il tempo sono abituato, ma vorrei liberarmi di quelle imposte dalla malattia. Per questo vi chiedo di sostenere la ricerca.
Elisa

Elisa

Mi chiamo Elisa, ho 17 anni e sono nata con la fibrosi cistica, una malattia genetica invisibile e inguaribile, che mi toglie il respiro ma non la voglia di sorridere. La ricerca è la sola a poterla sconfiggere. Per questo vi chiedo di sostenerla.
Rachele

Rachele

Mi chiamo Rachele, ho 20 anni e sono malata di fibrosi cistica. Secondo la letteratura medica sono una donna di mezza età. Io invece ho una moltitudine di sogni che solo i progressi della ricerca potranno darmi il tempo di realizzare.