Le infezioni polmonari causate dal batterio Pseudomonas aeruginosa sono difficili da eradicare nelle persone con fibrosi cistica (FC), anche perché tale batterio forma biofilm protettivi che gli permettono di resistere agli antibiotici. Inoltre, P. aeruginosa si adatta molto bene all’ambiente del polmone FC perché usa il muco in esso contenuto come fonte nutritiva per la crescita e la formazione di biofilm.
Nel progetto verrà valutata la capacità di oltre 3000 farmaci già approvati per l’uso nell’uomo di ridurre in vitro la crescita e la formazione di biofilm di P. aeruginosa. Lo screening verrà eseguito in condizioni che mimano il più possibile l’ambiente polmonare delle persone con fibrosi cistica. L’effetto dei farmaci sulla crescita batterica e sulla formazione del biofilm verrà valutato grazie a un biosensore precedentemente sviluppato dai ricercatori: si tratta di un particolare dispositivo capace di monitorare il numero di cellule batteriche presenti ed emettere luminescenza in base a specifiche condizioni intracellulari di P. aeruginosa.
I farmaci selezionati tramite questo screening dovranno essere ulteriormente caratterizzati per comprenderne il meccanismo d’azione e verificarne l’efficacia su un ampio pannello di batteri isolati da persone con FC e in modelli animali di infezione polmonare. Il fatto che tali molecole siano già state approvate per l’uso nell’uomo faciliterà il loro trasferimento dal laboratorio di ricerca alla pratica clinica.
I risultati ottenuti apriranno la strada allo sviluppo di nuove opzioni terapeutiche per il trattamento delle infezioni polmonari croniche in fibrosi cistica causate da P. aeruginosa.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO
Associazione Trentina Fibrosi Cistica Odv – In ricordo di Otello Pegoretti

€ 20.000

€ 36.000
Delegazione FFC Ricerca di Ferrara

€ 10.150