FFC#12/2023

Rieducare il sistema immunitario dell’ospite a neutralizzare l’infezione da Mycobacterium abscessus

AREA 3 Terapie dell'infezione broncopolmonare

FFC#12/2023

Usare particolari farmaci, chiamati epifarmaci, già usati nell’uomo per stimolare i macrofagi presenti nei polmoni ad agire in maniera efficace contro Mycobacterium abscessus
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€ 136.500 finanziamento totale

Responsabile

Edoardo Scarpa (Dip. di Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Milano)

Partner

Daniela Maria Cirillo (Unità Patogeni Batterici Emergenti, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano)

Ricercatori coinvolti

5

Categoria/e

AREA 3 Terapie dell’infezione broncopolmonare

Durata

2 anni

Finanziamento totale

€ 136.500

Adozione raggiunta

€ 136.500

OBIETTIVI

L’ambiente polmonare delle persone con fibrosi cistica (FC) è caratterizzato da un’infiammazione eccessiva e dall’incapacità di risolvere le infezioni batteriche, che possono portare a un aumento delle complicanze e infine alla mortalità.
I macrofagi alveolari sono cellule immunitarie residenti nei polmoni, il cui compito è rilevare minacce esterne come i batteri patogeni e coordinare una risposta che porta alla risoluzione dell’infezione.
A volte, i macrofagi alveolari non riescono a eliminare i batteri e ciò porta a un’infezione persistente e a un’eccessiva reazione infiammatoria che danneggia ulteriormente il tessuto polmonare.
Tra i patogeni più pericolosi per le persone con FC c’è Mycobacterium abscessus (Mab), un micobatterio non tubercolare che ha la capacità naturale di contrastare l’attività di molti farmaci.
Il progetto si concentrerà sulla “rieducazione” dei macrofagi alveolari a contenere ed eliminare l’infezione da Mab. A tal fine, verranno usati farmaci chiamati epifarmaci, che modificano il modo in cui l’informazione genetica, contenuta nel DNA, viene letta e interpretata dalle cellule. Tra i vari epifarmaci considerati “sicuri per l’uomo”, e già somministrati a pazienti per il trattamento di malattie come il cancro, il diabete e l’HIV, il gruppo di ricerca ha iniziato lo studio del Panobinostat, un composto in grado di inibire l’attività di enzimi coinvolti nella lettura dell’informazione genetica. L’efficacia del Panobinostat nel promuovere l’eliminazione di Mab da parte dei macrofagi alveolari sarà testata su un modello cellulare molto simile ai macrofagi alveolari e su un modello di topo. 

L’obiettivo finale è promuovere l’attività antimicrobica innata dell’ospite, ostacolando al tempo stesso l’aumento di Mab resistenti ai farmaci.

CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

Delegazione FFC Ricerca di Firenze

€ 15.000

Delegazione FFC Ricerca di Ascoli Piceno

€ 30.000

“Respiri” charity dinner Voce – Aimo e Nadia

€ 47.000

Delegazione FFC Ricerca di Fabriano Ancona

€ 24.500

Delegazione FFC Ricerca di Lecce

€ 15.500

Gruppo di sostegno FFC Ricerca di Casarile Milano

€ 10.000

ALTRI PROGETTI DI RETE

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