L’ambiente polmonare delle persone con fibrosi cistica (FC) è caratterizzato da un’infiammazione eccessiva e dall’incapacità di risolvere le infezioni batteriche, che possono portare a un aumento delle complicanze e infine alla mortalità.
I macrofagi alveolari sono cellule immunitarie residenti nei polmoni, il cui compito è rilevare minacce esterne come i batteri patogeni e coordinare una risposta che porta alla risoluzione dell’infezione.
A volte, i macrofagi alveolari non riescono a eliminare i batteri e ciò porta a un’infezione persistente e a un’eccessiva reazione infiammatoria che danneggia ulteriormente il tessuto polmonare.
Tra i patogeni più pericolosi per le persone con FC c’è Mycobacterium abscessus (Mab), un micobatterio non tubercolare che ha la capacità naturale di contrastare l’attività di molti farmaci.
Il progetto si concentrerà sulla “rieducazione” dei macrofagi alveolari a contenere ed eliminare l’infezione da Mab. A tal fine, verranno usati farmaci chiamati epifarmaci, che modificano il modo in cui l’informazione genetica, contenuta nel DNA, viene letta e interpretata dalle cellule. Tra i vari epifarmaci considerati “sicuri per l’uomo”, e già somministrati a pazienti per il trattamento di malattie come il cancro, il diabete e l’HIV, il gruppo di ricerca ha iniziato lo studio del Panobinostat, un composto in grado di inibire l’attività di enzimi coinvolti nella lettura dell’informazione genetica. L’efficacia del Panobinostat nel promuovere l’eliminazione di Mab da parte dei macrofagi alveolari sarà testata su un modello cellulare molto simile ai macrofagi alveolari e su un modello di topo.
L’obiettivo finale è promuovere l’attività antimicrobica innata dell’ospite, ostacolando al tempo stesso l’aumento di Mab resistenti ai farmaci.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

€ 15.000

€ 30.000
“Respiri” charity dinner Voce – Aimo e Nadia

€ 47.000
Delegazione FFC Ricerca di Fabriano Ancona

€ 24.500

€ 15.500
Gruppo di sostegno FFC Ricerca di Casarile Milano

€ 10.000