Studi precedenti condotti in vitro su cellule nasali primarie, derivate da persone con fibrosi cistica (FC), hanno mostrato che sia l’attività sia il recupero di CFTR mutata con N1303K differiscono notevolmente dopo trattamento con i farmaci modulatori, variando da una risposta molto scarsa a una marcata.
N1303K è la seconda mutazione più frequente in Italia nelle persone con fibrosi cistica e causa un difetto di maturazione e una ridotta attività della proteina CFTR. All’interno del progetto, il gruppo di ricerca si propone di capire se la variabilità di risposta ai modulatori può essere dovuta ad alcune caratteristiche genetiche dei diversi individui, cioè a ulteriori cambiamenti nel DNA di CFTR che potrebbero influenzare la quantità o la maturazione e la funzione della proteina CFTR mutata.
Comprendere le basi della variabilità di questa risposta permetterà di accrescere la conoscenza dei meccanismi di base che regolano l’espressione (la produzione) della proteina CFTR e aiuterà a disegnare nuovi trattamenti ottimizzati per le persone con FC portatrici della mutazione N1303K.
Inoltre, lo studio fornirà indicazioni sulla possibile correlazione tra la quantità di proteina CFTR-N1303K prodotta e la risposta ai modulatori osservata.
Infine, l’identificazione di gruppi di persone con FC potenzialmente responsive ai farmaci già disponibili permetterà di fornire le evidenze scientifiche necessarie per poter promuovere l’accesso ai farmaci anche a queste persone.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO
Delegazione FFC Ricerca di Genova “Mamme per la ricerca”

€ 60.000
Delegazione FFC Ricerca di Tradate Gallarate

€ 76.500
Delegazione FFC Ricerca di Nichelino e Moncalieri

€ 30.465