L’infezione causata dai germi A. xylosoxidans e S. maltophilia, non peggiora l’andamento del trapianto polmonare FC

L’infezione causata dai germi A. xylosoxidans e S. maltophilia, non peggiora l’andamento del trapianto polmonare FC

I risultati di questo studio retrospettivo indicano che i pazienti portatori dei batteri Achromobacter xylodoxidans e Stenotrophomonas maltophilia (anche se resistenti a tutti gli antibiotici) hanno le stesse probabilità di sopravvivenza degli altri pazienti FC dopo il trapianto di polmone. La presenza di questi batteri non dovrebbe essere considerata pertanto una controindicazione all’inserimento in lista d’attesa per il trapianto.

Il trapianto di polmone è una possibile risorsa essenziale per la sopravvivenza dei pazienti FC con insufficienza respiratoria grave che non rispondono alla terapia medica, e la prognosi del trapianto è migliore in FC rispetto ad altre patologie. La colonizzazione batterica, presente nel periodo pre-trapianto, però, persiste spesso, almeno a livello delle prime vie aeree, anche nel periodo post-trapianto e i pazienti possono andare incontro a infezioni severe, anche in grado di compromettere l’esito del trapianto stesso. A tutt’oggi, solo l’infezione polmonare cronica da B. cepacia è considerata una controindicazione, pur con qualche eccezione, all’ingresso in lista d’attesa per trapianto, ma anche altri germi presenti in escreato, soprattutto se resistenti a tutti gli antibiotici, possono costituire una fonte di preoccupazione e quindi sconsigliare l’iscrizione in lista. In particolare, poche informazioni sono disponibili riguardo a due germi gram-negativi spesso resistenti agli antibiotici potenzialmente utili testati sulla cultura dell’espettorato: Achromobacter xylosoxidans (A.x., chiamato in precedenza anche Alcaligenes xylosoxidans) e Stenotrophomonas maltophilia (S.m.). Sono batteri di un certo rilievo per i pazienti FC: secondo dati americani del 2010, la prevalenza di S.m. nelle colture dell’espettorato FC sarebbe del 16,8%, quella di A.x. del 6,2%.

Gli Autori di questo studio (1) hanno indagato retrospettivamente l’evoluzione post-trapianto in un gruppo di pazienti positivi per la presenza di questi germi in escreato, confrontati con un gruppo di pazienti negativi. Sono entrati nello studio 186 pazienti FC trapiantati presso l’Università di Chapel Hill della North Carolina U.S.A. nel periodo 1990-2013, nessuno di questi era portatore di B. cepacia. I pazienti sono stati divisi in cinque gruppi: il gruppo A era portatore di A.x. resistente a tutti gli antibiotici: 9 pazienti; il gruppo B era portatore di A.x. MDR (multi drug resistant = resistente a due classi di antibiotici): 15 pazienti; il gruppo C era portatore di S.m. resistente a tutti gli antibiotici: 5 pazienti; il gruppo D era portatore di S.m. MDR: 26 pazienti; il gruppo E era costituito dai restanti pazienti privi dei due germi e trapiantati (131 pazienti). Di tutti sono stati considerati i dati riferiti alla percentuale di sopravvivenza e alla causa dell’eventuale decesso.

La sopravvivenza post trapianto per il gruppo più numeroso (gruppo E) è del 55% a 5 anni dall’intervento, quella degli altri gruppi non sembra diversa. La presenza dei germi presenti nel pre-trapianto è stata confermata nel post-trapianto nel 100% dei pazienti del gruppo A, nel 46% del gruppo D, nel 33% del gruppo B e nel 20% del gruppo C. Gli autori non sanno spiegare o formulare ipotesi per questo dato preoccupante (accennano in maniera abbastanza vaga ad una possibile disregolazione immunologica). Pur sottolineando che la popolazione in studio può essere stata insufficiente a fare emergere differenze significative nei parametri considerati, affermano che i loro dati dimostrano che la presenza di A.x. e S.m. non ha un impatto significativo sulla prognosi dei pazienti sottoposti a trapianto polmonare. Questi germi, infatti, anche a fronte della terapia immunosoppressiva e cortisonica necessaria nel post-trapianto, non si sono dimostrati associati, in misura maggiore rispetto ad altri germi, a infezioni polmonari severe e, anche se resistenti a tutti gli antibiotici, non devono essere considerati una controindicazione al trapianto polmonare in FC.

1. Lobo LJ1, Tulu Z, Aris RM, Noone PG. Pan-Resistant Achromobacter xylosoxidans and Stenotrophomonas maltophilia Infection in Cystic Fibrosis Does Not Reduce Survival After Lung Transplantation. Transplantation. 2015 Apr 8. [Epub ahead of print].

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