L’infiammazione intestinale in fibrosi cistica può contribuire al malassorbimento

L’infiammazione intestinale in fibrosi cistica può contribuire al malassorbimento

E’ stato più volte ipotizzato che la mucosa intestinale del malato FC possa soggiacere a processi infiammatori che consentono un malassorbimento intestinale residuo anche in presenza di corretto dosaggio di enzimi pancreatici. Riferiamo di uno studio condotto in Israele in cui, attraverso l’impiego di una mini-videocamera inserita dentro una capsula ingeribile, sono stati riscontrati con alta frequenza segni anche importanti di infiammazione intestinale, non solo in soggetti FC con insufficienza pancreatica ma anche in soggetti con normale funzione pancreatica (1). Lo studio ha riguardato 42 soggetti di età compresa tra 10 e 36 anni. Dopo verifica della pervietà intestinale tramite una capsula di prova biodegradabile, i pazienti ingerivano una micro-telecamera inclusa in una capsula di dimensioni paragonabili a quelle di una comune capsula medicinale. La PillCam registrava immagini della mucosa intestinale mano a mano che essa progrediva lungo l’intestino fino alla sua espulsione. Le registrazioni dei singoli pazienti venivano poi visualizzate ed analizzate al computer.

Venti su 28 pazienti con insufficienza pancreatica presentarono vari gradi di aree diffuse di infiammazione, che andavano dall’edema all’eritema dei villi fino alla perdita di villi e a franche erosioni o ulcerazioni. Alcune alterazioni furono riscontrate (erosioni ed ulcere in particolare) anche in 5 di 13 soggetti con sufficienza pancreatica.

Gli autori fanno varie ipotesi sulle cause di questi reperti infiammatori: potrebbero essere direttamente legate al difetto di base della malattia ma anche dipendere da un eventuale eccesso di enzimi pancreatici, come si può osservare nel colon di pazienti che hanno esagerato con gli enzimi riportando un ispessimento infiammatorio della parete del colon con disturbi di transito (colonpatia sclerosante). Potrebbe essere in causa uno sviluppo eccessivo di batteri nell’intestino tenue, dove normalmente dovrebbero mancare o essere appena presenti. Quanto questi aspetti infiammatori dell’intestino possano contribuire all’andamento complessivo della malattia FC rimane da conoscere: la conseguenza più probabile è che le lesioni riscontrate possano contribuire a compromettere l’assorbimento dei nutrienti, anche con adeguata somministrazione di estratti pancreatici. Purtroppo questo studio, che non ci dice a quali livelli di intestino prevalgono le lesioni riscontrate, non fornisce dati che correlino la situazione digestiva (ad esempio la perdita di grassi con le feci) all’entità dei danni di mucosa riscontrati.

  1. Werling SL, et al. Evidence of intestinal inflammation in patients with cystic fibrosis. JPNG 2010;3:304-308

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