Relazione fra i batteri presenti nell’intestino e nel polmone e influenza dell’alimentazione

Relazione fra i batteri presenti nell’intestino e nel polmone e influenza dell’alimentazione

In Fibrosi Cistica la progressione della malattia polmonare è prevalentemente correlata al tipo di batteri che tendono a colonizzare le vie respiratorie. Per questo, numerosi studi sono stati proposti per valutare le caratteristiche delle principali comunità microbiche che generalmente sono presenti nelle vie respiratorie in età pediatrica e negli adulti. Poco è noto invece sulle caratteristiche dei batteri che si sviluppano molto precocemente nell’intestino e nel polmone dei bambini più piccoli, diagnosticati mediante lo screening neonatale. Per la prima volta gli autori di questo prezioso lavoro (1) hanno identificato quali sono i batteri che prevalentemente si riscontrano in questi due comparti, con il duplice obiettivo di caratterizzare le specie batteriche e di valutare il loro andamento nel tempo. In aggiunta, gli autori hanno tentato di dimostrare se fattori ambientali rilevanti, quali l’alimentazione, sono in grado di influenzare il tipo di batteri che si sviluppano a livello intestinale. I risultati sono sorprendenti ed incoraggianti per le possibili implicazioni terapeutiche che ne derivano.

In sintesi è stato dimostrato, attraverso studi di analisi molecolare e applicando un sofisticato metodo di analisi statistica, che:

· alcuni degli 8 generi di batteri identificati sono comuni in entrambi gli apparati polmonare ed intestinale (in particolare sono in comune i generi Streptococcus, Bacterioides, Clostridium ed Haemophilus) e possono persistere fino all’età adulta, come dimostrato in altri studi;
· i batteri tendono a cambiare nel tempo, più rapidamente a livello dei polmoni;
· una colonizzazione di batteri nell’intestino può anticipare, anche di diversi anni, la comparsa successiva degli stessi batteri nei polmoni;
· la presenza di alcuni ceppi di batteri nell’albero respiratorio è correlata con l’alimentazione al seno, così come l’introduzione di cibi solidi può modificare il profilo dei batteri a livello intestinale;
· modificazioni nella dieta, comunque, possono condizionare la distribuzione e le caratteristiche dei batteri anche a livello respiratorio.

Al di là della originalità di questo contributo che, per la prima volta, studia il profilo batterico, ossia il microbioma intestinale e polmonare, in bambini molto piccoli, con indagini ogni tre mesi per un lungo periodo (21 mesi), i risultati suggeriscono fortemente un possibile ruolo della nutrizione sullo sviluppo della microflora intestinale e una relazione fra i cambiamenti che avvengono in questa con quelli della che avvengono a livello respiratorio.D’altra parte, il ruolo della dieta sullo sviluppo della microflora intestinale è stato recentemente dimostrato confrontando due diverse popolazioni nel mondo (2). Quindi, si conferma il razionale della indicazione d’uso della dieta o dei probiotici quali possibili strategie di intervento per modificare il decorso della colonizzazione del tratto respiratorio e in definitiva l’andamento della malattia.

Da qualche anno i probiotici, ossia microorganismi con effetto benefico per la salute umana grazie all’antagonismo nei confronti di microorganismi patogeni e alla produzione di sostanze antimicrobiche, sono oggetto di un’intensa attività di ricerca, volta a scoprire nuovi ceppi batterici e ad indagarne i meccanismi d’azione e le proprietà salutistiche. Alcune indicazioni terapeutiche certe sono ormai consolidate, mentre altre probabili indicazioni richiedono ulteriori conferme. In Fibrosi Cistica i risultati di alcuni studi recenti hanno ipotizzato la possibilità di modificare lo stato di infiammazione cronica con ricadute anche sullo stato polmonare. Tuttavia, particolarmente in Fibrosi Cistica dove numerosi fattori possono concorrere a modificare il profilo del microbioma intestinale e/o polmonare quali lo stato di infiammazione cronica, la somministrazione di antibiotici, le restrizioni dietetiche, è necessario fornire le più ampie conoscenze possibili sulle caratteristiche dei ceppi batterici, sul loro cambiamento nel tempo, sulla possibile interazione tra intestino e polmone, e sull’influenza di fattori ambientali quali la dieta prima di potere formulare chiare indicazioni terapeutiche dei probiotici in Fibrosi Cistica. Per questo si auspicano ulteriori studi, su casistiche più numerose, corredate da metodologie specializzate al fine di identificare specie e ceppi di microorganismi in quantità adeguate, potenzialmente sicuri in grado di rafforzare l’ecosistema e modulare la progressione della malattia.

1. Madan JC et al. Serial analysis of the gut and respiratory microbiome in cystic fibrosis in infancy: interaction between intestinal and respiratory tracts and impact of nutritional exposure. MBio. 2012 Aug 21;3(4). doi:pii: e00251-12.
2. De Filippo C, Cavalieri D, Di Paola M, Ramazzotti M, Poullet JB, Massart S, Collini S, Pieraccini G, Lionetti P. Impact of diet in shaping gut microbiota revealed by a comparative study in children from Europe and rural Africa. Proc Natl Acad Sci U S A. 2010; 17:107

 

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