FFC#9/2017

Gli inibitori di RNF5 quali potenziali farmaci per il difetto di base in fibrosi cistica

FFC#9/2017

Un inibitore della proteina RNF5 recupera CFTR-F508del mutata su cellule bronchiali primarie da pazienti FC.

Responsabile

Nicoletta Pedemonte (Istituto G. Gaslini, U.O.C. Genetica Medica, Genova)

Partner

Andrea Cavalli (Dip. di Farmacia e Biotecnologie, Università degli Studi di Bologna)

Ricercatori coinvolti

9

Categoria/e

AREA 1 Approcci innovativi per correggere il difetto di base, genetica

Durata

2 anni

Adozione raggiunta

€ 90.000 €

RISULTATI

Gli autori dello studio hanno testato un pannello di analoghi di inh-2, una molecola che agisce come inibitore della ligasi RNF5 (precedentemente identificata come 2A2). Essa interferisce sulla maturazione della proteina CFTR, attuando modifiche della molecola fondamentali per la sua attività. Hanno inoltre dimostrato che il recupero dell’attività di CFTR si osserva in cellule derivate da pazienti diversi. In aggiunta, è stato dimostrato che il trattamento cronico con inh-2 non determina effetti negativi sulle cellule bronchiali. Questi risultati dimostrano che l’inibizione di RNF5 determina un recupero di F508del-CFTR, non solo su modelli cellulari immortalizzati ma anche in epiteli bronchiali primari derivati da pazienti FC, confermando il ruolo di possibile nuovo bersaglio terapeutico di RNF5.

Congress abstracts

– Tomati V, Sondo E, Pesce E et al. “Novel regulators of F508del-CFTR identified by means of a functional genomics approach in human bronchial epithelial cells: possible mechanisms of action” North American Cystic Fibrosis Conference (NACF), October 18-20, 2018, Denver, CO, USA
– Pedemonte N. “Therapeutic potential of proteostasis modulation in cystic fibrosis” 14th ECFS Basic Science Conference, 29 March – 1 April 2017,Albufeira, Portugal

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