Il problema è molto complesso e riguarda aspetti genetici di una gravidanza in corso: su questi, come norma professionale, riteniamo di non dovere intervenire, tanto più che c’è già stato un colloquio di consulenza genetica di cui non possiamo che confermare i contenuti.
Per quanto riguarda il significato del termine allele, ricordiamo che nel nucleo di ogni cellula del nostro corpo ciascun cromosoma è in coppia con un altro (ci sono 23 coppie che corrispondono a 46 cromosomi). All’interno di ogni coppia di cromosomi, un cromosoma deriva dal padre e uno dalla madre. Ogni cromosoma della coppia contiene lo stesso corredo di geni: in una cellula, quindi, ci sono quindi due copie dello stesso gene, una di origine paterna e l’altra di origine materna. Si definisce “allele” (dal greco allelos, che vuol dire reciproco) ciascuna copia di un gene, che ha il suo reciproco sull’altro cromosoma.
La copia di un gene presente su un cromosoma può contenere una variante o mutazione (anche più di una, evento raro ma non rarissimo) rispetto all'altra, che può avere una sequenza del tutto normale.
Ciò vale per tutti i geni, incluso il gene CFTR coinvolto nella fibrosi cistica (FC). Quando il genetista ha detto che bisogna vedere se le varianti identificate si trovano sullo stesso allele, vuol dire che bisogna vedere se tutte e tre le varianti sono sulla stessa copia del gene CFTR (= allele), o se sono distribuite nelle due copie (per esempio una su di un gene, le altre due sull’altro).
Ricordiamo che una persona trasmette a ciascuno dei propri figli solo una delle due copie di un gene che possiede.
Quando un gene contiene più di una variante viene chiamato “allele complesso”. Nel nostro sito sono presenti molte risposte su quest’argomento. In generale diciamo che se tutte le varianti sono collocate in una sola copia del gene e l’altra invece ha una sequenza normale, il soggetto non presenta sintomi riferibili a fibrosi cistica, perché ha sempre un gene che funziona normalmente. Diverso è se le varianti sono distribuite in entrambi i geni di entrambi i cromosomi: a quel punto non si sa come funzionino e se possano dare origine a sintomi FC. In merito, si può vedere questa risposta.
Per capire se le varianti sono su di un solo gene o su entrambi bisogna rendere distinguibili attraverso speciali marcatori i due cromosomi 7 del soggetto in esame (in questo caso il feto) ed estendere questa indagine al padre e ai nonni.