Screening del portatore FC nella popolazione del Veneto

Screening del portatore FC nella popolazione del Veneto

Il Veneto è una delle pochissime regioni italiane (forse l’unica?) dove da anni la popolazione generale ha la possibilità di accedere al test per il portatore FC attraverso un servizio pubblico (il Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova) e con pagamento da parte degli interessati solo di un ticket sulla spesa, che è sostenuta in massima parte dal sistema sanitario della Regione. Per la prima volta conosciamo i dati diretti (1), estremamente interessanti, di un’esperienza di oltre dieci anni (1996-2006), che ci dicono “sul campo” la frequenza del portatore e delle coppie di portatori; dato che invece, dobbiamo ricordarlo, viene in genere calcolato in base al numero di malati nati in una data regione.

Questi i risultati: la frequenza del portatore nella popolazione generale (esaminati 57.999 soggetti, di origine veneta nel 78% dei casi) risulta 1 su 31. Questa frequenza sale a 1 su 25, se vengono inclusi nella popolazione generale i soggetti che hanno familiarità per FC (sono 1.783). In un sottogruppo della popolazione generale che accede al test per problemi d’infertilità (5.196 soggetti), la frequenza del portatore risulta ancora più elevata: 1 su 22.

Dei 57.999 soggetti esaminati, 25.104 sono coppie e 7.791 single. I risultati tra le coppie: 108 risultano coppie di portatori (0.4 %), 815 risultano coppie portatore-non portatore (3.2%). Tra le coppie di portatori ci sono 89 gravidanze sottoposte a diagnosi prenatale, con identificazione di 22 feti affetti da FC.

Non ci sono informazioni sulla decisione presa dalle coppie in queste gravidanze. Così come non ci sono informazioni circa eventuali casi di coppie portatore-non portatore che abbiano avuto figli affetti da FC: si presume non ve ne siano.

La conoscenza del test fra le coppie è stata promossa dai medici curanti sensibilizzati al problema (30% delle coppie), da conferenze e foglietti informativi e dal “passaparola”. Scopo dell’esecuzione del test individuare le coppie (con gravidanza in programma o gravidanza iniziale) che possono avere un rischio elevato di avere un figlio FC. L’informazione pre-test è fornita attraverso materiale informativo scritto e successivo consenso informato. Il test genetico applicato indaga un pannello di 47 mutazioni del gene CFTR. Questo pannello contiene le 15 mutazioni più frequenti nella popolazione veneta identificate da una precedente ricerca ed è stato assunto che possa identificare, sempre in questa popolazione, l’87% dei portatori. Se entrambi i partner della coppia risultano negativi, viene inviata una risposta scritta a casa, se positivi è offerto colloquio di consulenza genetica e informazione su possibilità di diagnosi prenatale; se uno positivo e l’altro “negativo”, analisi di secondo livello (DGGE o DHPLC) nel “negativo”, per diminuire il rischio di una “falsa negatività”.

Nel complesso il lavoro fornisce dati epidemiologici molto preziosi e fotografa la realtà di una regione e della sua popolazione. E’ purtroppo meno ricco di informazioni circa aspetti organizzativi che rischiano di essere fondamentali, in particolare la sostenibilità dei costi richiesti dall’intero apparato organizzativo. E meriterebbero riflessione alcune scelte di strategia, come quella dell’approfondimento genetico attraverso analisi di secondo livello eseguita nelle coppie portatore-non portatore. Quest’approfondimento ha portato a scoprire ben 24 nuove mutazioni del gene CFTR (o polimorfismi ?), di cui non si sa se abbiano o no un peso nel determinare la malattia FC.

Quindi, nella prospettiva di estendere il modello ad altre regioni, l’esperienza riportata fa comunque capire come sia importante conoscere in maniera approfondita dal punto di vista delle mutazioni del gene CFTR la popolazione a cui il test è destinato. Se è la popolazione di una determinata regione, il test costruito su base regionale deve fornire la massima capacità d’identificazione dei portatori. I portatori possono essere i “locali” (nati in quella regione) ma anche provenienti da altre regioni o altri paesi del mondo.

1) Picci L, Cameran M, Scarpa M. A 10-year large scale cystic fibrosis carrier screening in the Italian population. Journal of Cystic Fibrosis. 2009 Nov 6, PMID 19897426

ALTRI PROGRESSI DI RICERCA

Splicing e CFTR: come mutazioni apparentemente simili possono avere esiti diversi

Le mutazioni che alterano lo splicing dell’RNA possono avere conseguenze molto diverse sulla produzione della proteina CFTR. Capire questi meccanismi è fondamentale per valutare l’eleggibilità al trattamento con Kaftrio.

La gestione dell’insufficienza pancreatica nelle persone con fibrosi cistica: le nuove linee guida europee

Sono da poco state pubblicate le nuove linee guida europee su diagnosi, monitoraggio e trattamento dell’insufficienza pancreatica. Autori e autrici hanno elaborato raccomandazioni specifiche per le persone con fibrosi cistica

La relazione tra cloro nel sudore, funzionalità di CFTR e benefici clinici dei modulatori

Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa. Lorem Ipsum è considerato il testo segnaposto standard sin dal sedicesimo secolo, quando un anonimo tipografo prese una cassetta di caratteri e li assemblò per preparare un testo campione.