L’assunzione di sodio cloruro può influenzare l’affidabilità del test del sudore o comprometterne l’esecuzione?
L’assunzione di sodio cloruro può influenzare l’affidabilità del test del sudore o comprometterne l’esecuzione?
La domanda posta solleva ancora una volta un quesito riguardo la possibile interferenza dei sali assunti da un soggetto che si sottopone al test del sudore dal momento che il test del sudore misura la concentrazione di sali sottoforma di cloro nel sudore. Tuttavia non viene precisato in quale concentrazione e con quale modalità vengano assunti i sali.
A ogni modo cerchiamo di fare chiarezza, distinguendo innanzitutto tra supplementazione salina per bocca e per via endovenosa.
Tanti anni fa è stato dimostrato (qui l'articolo scientifico) che nei soggetti con fibrosi cistica eseguire il test del sudore con dieta iposodica, ovvero senza sale, non offre vantaggi in termini di diagnosi. Questo perché la ghiandola sudoripara dei soggetti affetti è meno sensibile, rispetto ai soggetti normali, all’azione dell’ormone aldosterone. In condizioni di basso apporto di sali, per effetto dell’aldosterone, il soggetto senza FC produce un sudore a bassa concentrazione di cloro, mentre il soggetto con FC, meno sensibile all’azione dell’aldosterone, continua a produrre un sudore a elevata concentrazione di cloro.
Per questo motivo, in caso di test positivo la pratica di eseguire il test del sudore con dieta iposodica (= con elevata concentrazione di cloro) è stata abbandonata. In passato ne abbiamo parlato qui.
Un altro fattore da considerare è lo stato di idratazione del soggetto, requisito indispensabile per ottenere un campione adeguato di sudore. Per questo motivo si suggerisce di bere a sufficienza prima del test (in caso di neonato si suggerisce di assumere latte materno o artificiale). In caso di disidratazione (quindi sali bassi), il test del sudore non deve essere eseguito.
Uno stato di disidratazione grave viene trattato infondendo per via endovenosa soluzione fisiologica che contiene sali sottoforma di NaCl: in questo caso il soggetto riceve rapidamente una elevata concentrazione di sali e acqua. Chiaramente in questo caso il soggetto è anche in condizioni cliniche instabili, pertanto le linee guida raccomandano di non eseguire il test del sudore e rinviarlo una volta ripristinate le condizioni di benessere.
Ribadiamo la regola fondamentale di eseguire il test del sudore sempre presso un centro/laboratorio che ha consuetudine con questo tipo di analisi per garantire una corretta valutazione delle condizioni del soggetto prima del test e una corretta interpretazione dei risultati.