Attività fisica quotidiana e andamento della funzionalità respiratoria in FC: differenze fra maschi e femmine

Attività fisica quotidiana e andamento della funzionalità respiratoria in FC: differenze fra maschi e femmine

Scopo di questa ricerca(1) è capire se esiste una correlazione fra la quantità di attività fisica quotidianamente praticata e l’andamento della funzionalità polmonare di bambini e adolescenti FC e se questa correlazione sia valida sia per i maschi che per le femmine. L’incoraggiamento a praticare attività fisica è continuamente trasmesso ai malati da chi si occupa di FC, allo scopo di favorire la mobilizzazione delle secrezioni bronchiali, aumentare la capacità respiratoria e la tolleranza allo sforzo.

Ci sono, però, poche evidenze scientifiche di supporto a questo consiglio, vale a dire ci sono poche ricerche che abbiano dimostrato vantaggi misurabili nei malati “attivi” rispetto a quelli meno attivi. In questo studio canadese, realizzato con disegno prospettico, sono stati arruolati 116 soggetti (56 femmine) di età compresa fra 7 e 17 anni, assistiti abitualmente presso i centri FC di Toronto e Montreal. Essi hanno compilato un diario in cui dovevano descrivere il tipo e l’intensità (secondo un punteggio predefinito) dell’attività fisica praticata in tre giorni di ogni settimana (martedì, mercoledì o giovedì, sabato), per due anni. I dati del diario sono stati raccolti e archiviati ad ogni controllo presso il Centro di cura, di modo che di ogni soggetto ci sono state da 4 a 8 valutazioni per anno. Il diario era autogestito, solo i bambini più piccoli sono stati aiutati nella sua compilazione. Ad ogni controllo ogni soggetto eseguiva indagini di funzionalità polmonare e annualmente il test con cicloergometro. Se le condizioni cliniche non erano stabili la compilazione del diario veniva rimandata.

I risultati della ricerca non sono chiari: sembra, infatti, che nel corso dei due anni d’osservazione le ragazze presentino un declino maggiore dei livelli di funzionalità respiratoria e che questo si correli con una minore pratica d’attività fisica quotidiana; questa correlazione non è presente nei ragazzi, in quanto quelli che praticano meno attività fisica non sono quelli in cui la funzionalità respiratoria peggiora di più. Ma le ragazze fin dall’ingresso nello studio avevano dichiarato di praticare meno attività fisica dei ragazzi. Perciò gli stessi ricercatori definiscono il problema come quello “dell’uovo e della gallina”: potrebbe essere il fatto che le ragazze fanno meno attività fisica ad influire negativamente sull’andamento della funzionalità respiratoria nel corso del tempo; oppure potrebbe essere il declino di questa a limitare l’attività fisica. E comunque non si spiega perché la stessa cosa non succeda ai ragazzi. La numerosità dei soggetti che partecipano ad un ricerca su di un tema così importante non è elevata e il periodo d’osservazione troppo breve per tirare conclusioni, per cui il problema rimane aperto. Se fosse confermato in futuro che una modesta o scarsa pratica d’attività fisica quotidiana contribuisce ad un più rapido declino della funzionalità respiratoria e che le ragazze sono più a rischio riguardo a questo, ci sarebbe un’area prioritaria in cui studiare interventi preventivi, incisivi su comportamenti e abitudini.

Ci sembra interessante riportare il dato di rilievo per genitori e ragazzi e ragazze FC: al momento dell’ingresso nello studio (l’età media dei ragazzi e delle ragazze è di circa 12 anni) l’attività fisica totale quotidiana (che include esercizi di bassa intensità, come camminare, e d’elevata intensità, tali da “respirare forte e sudare”) occupa 6,5 ore della giornata dei ragazzi e 5,4 ore di quella delle ragazze. Questo livello di attività sembra comunque molto alto, in un’epoca in cui lo stile di vita spesso si basa sul fatto che i ragazzi siano portati in macchina a scuola, passino molte ore a guardare la TV o a giocare con il computer. O questi ragazzi canadesi hanno fatto un diario molto soggettivo in cui forse hanno sovrastimato la loro attività quotidiana, oppure c’è qualcosa su cui riflettere per quanto riguarda i nostri ragazzi.

1) Schneiderman-Walker J et all “Sex differences in habitual physical activity and lung function decline in children with cystic fibrosis” J Pediatr 2005; 147:321-6

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