Il trattamento intensivo della prima infezione da Pseudomonas non favorisce la resistenza del batterio agli antibiotici

Il trattamento intensivo della prima infezione da Pseudomonas non favorisce la resistenza del batterio agli antibiotici

Sappiamo che nel bambino con FC è opportuno trattare con un ciclo antibiotico intensivo il batterio Pseudomonas aeruginosa alla sua prima comparsa. In questo modo si ritarda il momento in cui il batterio s’insedia stabilmente nei polmoni e determina lo stato di infezione cronica. Però si può anche temere che questo trattamento precoce e intensivo favorisca la successiva crescita di ceppi di Pseudomonas che hanno una particolare resistenza agli antibiotici. Scopo di questa ricerca è la verifica se una tale ipotesi sia corretta (1).

Si tratta di una ricerca retrospettiva svolta presso il Centro FC di Leeds (Inghilterra), nella quale sono stati inclusi tutti i bambini trattati alla prima comparsa di Pseudomonas nell’arco di 10 anni (Gennaio 1990-Dicembre 2000). Sono stati identificati 100 bambini, di età compresa fra pochi mesi e 12 anni (età mediana 2.8 anni) che hanno fatto terapia antibiotica per bocca, per via endovenosa, per via aerosolica o con una combinazione di queste vie (nella maggior parte dei casi ciprofloxacina per bocca insieme a colistina per aerosol). In 41 di questi bambini la terapia ha avuto successo e ha eliminato Pseudomonas per almeno un anno. E’ stata studiata la sensibilità agli antibiotici di Pseudomonas in occasione del primo isolamento, alla prima “ricomparsa” e alla seconda.

Si è così visto che all’inizio il 77.8% dei ceppi di Pseudomonas identificati presentavano sensibilità a tutti e sei gli antibiotici saggiati (piperacillina, tobramicina, ciprofloxacina, ceftazidime, amikacina, colistina); e che questa percentuale scendeva al 63.3% al secondo isolamento (differenza che non raggiunge significatività statistica) e risaliva all’ 84% al terzo isolamento.

La ricerca non fornisce particolari sui rimanenti bambini in cui il trattamento iniziale di Pseudomonas non ha avuto successo, viene detto solo che in quest’altro gruppo la sensibilità agli antibiotici del batterio risultava simile a quella del gruppo in cui è scomparso. Gli autori stessi dicono che la ricerca ha un grosso limite dato dal fatto che non sono stati “tipizzati” i ceppi di Pseudomonas e quindi non sappiamo se quelli studiati in occasione della ricomparsa siano gli stessi del primo isolamento. Osservano che sia al primo isolamento che nei successivi, i ceppi studiati presentano una notevole sensibilità agli antibiotici, mentre è caratteristico dei ceppi isolati in pazienti di maggiore età e prolungato stato di infezione respiratoria cronica che questa sensibilità sia nettamente minore. Questo potrebbe far pensare che, per lo meno in questi bambini FC, i ceppi di Pseudomonas identificati al primo isolamento derivavano dall’ambiente piuttosto che da altri pazienti con infezione cronica.

1) Sheng-Ang Ho, Tim WR Lee all “Regimens for eradicating early Pseudomonas aeruginosa infection in children do not promote antibiotic resistance in this organism”. J Cystic Fibros 2009; 8:43-46

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