Nuovi sviluppi sulle potenzialità terapeutiche di fenretinide

Nuovi sviluppi sulle potenzialità terapeutiche di fenretinide

La fenretinide, una molecola appartenente alla famiglia dei retinoidi (cui appartiene anche la vitamina A), sta assumendo sempre maggiore interesse per un suo potenziale impiego nel controllo dell’infezione e dell’infiammazione in fibrosi cistica. Ne abbiamo già trattato in alcune precedenti recensioni su questo sito: L’infiammazione polmonare CF può essere mitigata da fenretinide (in “Progressi di Ricerca”, 17.04.07) e Fenretinide: nuovo potenziale farmaco per controllare l’infezione da Ps aeuginosa in fibrosi cistica (“Progressi di Ricerca”, 18.06.08).

In uno studio multicentrico facente capo all’Università McGill di Montreal (1) si è visto che fenretinide è in grado di riequilibrare il rapporto tra alcuni acidi grassi polinsaturi (Acido arachidonico, AA, e Acido docosaesaenoico, DHA) e la Ceramide, uno sfingolipide fondamentale per la struttura e la funzionalità delle membrane celulari. Lo studio ha dimostrato in un numeroso gruppo di pazienti CF (58 adulti) alti livelli di acido arachidonico nel plasma e bassi livelli di DHA, in concomitanza con assai bassi livelli di ceramide. La stessa condizione è stata osservata in una serie di topi CF (privati del gene CFTR). A seguito del trattamento con fenretinide per 28 giorni i topi CF mostravano una riduzione di AA, ed un sostanziale incremento di DHA e di ceramide sia nel plasma che in diversi organi: si otteneva cioè un equilibrio tra queste tre sostanze sovrapponibile a quello ritrovato in topi di controllo non CF.

L’analogia di comportamento di AA, DHA e ceramide tra i topi CF e i malati CF umani, e l’effetto equilibratore sui topi CF da parte di fenretinide, fa concludere agli autori di questo studio che il farmaco possa essere proposto per il trattamento della fibrosi cistica, con l’intento di potenziare le capacità di difesa contro l’infezione da Ps. aeruginosa (azione importante di ceramide) e quelle di contenere la risposta infiammatoria. Si ritiene infatti che l’acido arachidonico abbia una azione favorente l’infiammazione e che il DHA sia antagonista a questa azione: riducendo AA e aumentando DHA l’infiammazione sarebbe ricondotta nei suoi canali normali. E’ in realtà questo anche l’intento di alcuni studi, con risultati peraltro ancora problematici, sulla supplementazione con DHA ad alte dosi di malati FC. Certamente potremo dire qualcosa di più su fenretinide quando si passerà agli studi sul malato: del resto questo farmaco è già stato sperimentato in parecchi tipi di tumore e la sua tolleranza appare assai buona se impiegato a dosi moderate e ad intervalli.

1. Guibault C, et al. Cystic fibrosis fatty acid imbalance is linked to ceramide deficiency and corrected by fenretinide. Am J Respir Cell Mol Biol. 2008 Dec 4. [Epub ahead of print]

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