FFC#12/2018

Generazione di colture di cellule staminali delle vie aeree condizionalmente riprogrammate dall’epitelio nasale di pazienti con fibrosi cistica: valutazione della risposta a farmaci modulatori del CFTR e correlazione con il profilo genetico (theratyping) e ripristino della funzione del CFTR mediante approcci di modificazione genica

FFC#12/2018

Sviluppati modelli cellulari dall’epitelio nasale utili per saggiare trattamenti farmacologici personalizzati in base al genotipo FC, con varianti sia comuni che rare.

Responsabile

Adriana Eramo (Dip. Oncologia e Medicina Molecolare, Istituto Superiore di Sanità)

Partner

Marco Lucarelli (Dip. Biotecnologie Cellulari e Ematologia, La Sapienza, Policlinico Umberto I Roma, Istituto Italiano Pasteur – Cenci Bolognetti Foundation, Roma)

Ricercatori coinvolti

16

Categoria/e

AREA 1 Approcci innovativi per correggere il difetto di base, genetica

Durata

2 anni

Adozione raggiunta

€ 71.000 €

RISULTATI

I ricercatori riportano la generazione di diversi modelli cellulari basati su cellule staminali di epitelio nasale ottenuti da pazienti con diversi genotipi: cellule monostrato in 2 dimensioni, organoidi in 3 dimensioni; colture di tessuto respiratorio in Interfaccia Aria-Liquido. Su questi modelli cellulari, specifici per ciascun paziente, sono stati condotti test per valutare l’efficacia di farmaci disponibili per il trattamento di FC. In tutto sono stati studiati 24 genotipi. I modelli ottenuti da pazienti omozigoti per la mutazione F508del hanno mostrato un incremento dell’attività di CFTR con il trattamento con Trikafta, ma moderata risposta a Orkambi e Symdeco. In modelli cellulari ottenuti da pazienti eterozigoti con F508del e una mutazione a funzione residua o funzione ignota, Trikafta ha prodotto un relativo incremento dell’attività di CFTR, mentre Orkambi o Symdeco non hanno mostrato risposta soddisfacente sui genotipi rari e l’efficacia di Trikafta è al momento in corso di valutazione. Questi modelli cellulari potrebbero essere utilizzati per personalizzare i trattamenti farmacologici (o genici) in funzione del genotipo del paziente, e potrebbero essere efficaci anche per pazienti con varianti rare.
In merito a modifiche del gene CFTR con gene editing, i ricercatori riportano di aver messo a punto un saggio per quantificare il numero di copie del gene modificato, necessario per valutare l’efficienza della correzione genica. Ulteriori modelli cellulari da varianti rare e relativi test farmacologici e la messa a punto della strategia di gene editing sono oggetto del proseguimento di questo progetto, il FFC#8/2020.

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