L’antibiotico colistina è largamente usato in fibrosi cistica per il trattamento dell’infezione polmonare da Pseudomonas aeruginosa (Pa). Tuttavia il batterio può sviluppare resistenza alla colistina. In precedenti progetti, i ricercatori hanno identificato degli inibitori del meccanismo di antibiotico-resistenza verso la colistina, in grado di ripristinare l’attività dell’antibiotico. L’obiettivo del progetto era produrre nuovi inibitori, con migliori proprietà farmacologiche e attività biologica, e progettare nanoveicoli per il loro trasporto nel polmone FC.
Attraverso metodi di modellizzazione e simulazione al computer (detti in silico) sono state prodotte molecole sintetiche capaci di inibire il meccanismo di resistenza alla colistina, in cui è coinvolto un enzima batterico chiamato ArnT.
I composti selezionati durante questo passaggio sono stati analizzati sia mediante test antimicrobici su P. aeruginosa resistenti alla colistina, coltivati anche in forma di biofilm, sia mediante test in vitro per valutare la loro capacità di legare l’enzima bersaglio ArnT. Sono stati identificati composti, alcuni di origine naturale e altri derivati da processi di semisintesi, che si sono dimostrati capaci di rendere nuovamente sensibili alla colistina ceppi (tipi) di P. aeruginosa, sia di laboratorio che isolati clinici.
Sono inoltre state sviluppate nanoparticelle a base di liposomi per veicolare la colistina e i nuovi composti all’interno del polmone. Tali nanoparticelle sono state testate sia per l’attività antimicrobica che la tossicità e ne sono stati sviluppati prototipi inalabili.
Il passaggio successivo sarà testare tramite studi preclinici i composti più attivi già identificati.
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Pubblicazioni/Domande di brevetto
- Inibitori della antibiotico-resistenza mediata da ArnT, brevetto italiano N.102019000012888; brevetto in fase di valutazione per estensione in Europa e USA. La procedura di brevettazione è iniziata prima dell’approvazione dei progetti FFC.