Utilizzando le cellule epiteliali bronchiali da persona con fibrosi cistica come modello sperimentale, i ricercatori di questo progetto hanno riportato che all’interno della membrana plasmatica vi è un ridotto quantitativo del ganglioside GM1. Inoltre, utilizzando sonde radioattive, hanno dimostrato che il GM1 condivide con la proteina CFTR lo stesso compartimento all’interno della membrana. Sono stati inoltre riportati alcuni risultati in merito alla scarsa efficacia a livello polmonare del farmaco Orkambi, composto dal correttore lumacaftor (VX809) e dal potenziatore ivacaftor (VX770 o Kalydeco). I ricercatori hanno evidenziato che il VX770 altera il contenuto lipidico della membrana plasmatica e riduce l’effetto del correttore VX809. La somministrazione di GM1, normalizzando il contenuto lipidico, potrebbe ridurre gli effetti negativi di VX770 e quelli dati dall’ infezione da Pseudomonas aeruginosa.
Il GM1, già in uso per il trattamento di altre patologie come malattie neurologiche e neurodegenerative, stabilizzando la membrana plasmatica potrebbe essere utilizzato come adiuvante di modulatori già disponibili sul mercato.
Pubblicazioni
- Mancini G, Loberto N, Olioso D et al. GM1 as Adjuvant of Innovative Therapies for Cystic Fibrosis Disease, International Journal of Molecular Sciences 2020 Jun 24;21(12):4486
- Loberto N, Mancini G, Bassi R et al. Sphingolipids and plasma membrane hydrolases in human primary bronchial cells during differentiation and their altered patterns in cystic fibrosis, Glycoconjugate Journal 2020 Jul 14.