Io odio la fibrosi cistica

perché nell’armadio ci sono più medicine che vestiti.
Io odio la fibrosi cistica

Mi sono laureato in Scienze e tecnologie della ristorazione e ho svolto un tirocinio in ospedale. Il mio compito consisteva nell’andare nei reparti di ematologia, pneumologia e cardiologia a prendere le ordinazioni dei pazienti per il pranzo e la cena. È così che mi sono imbattuto nella fibrosi cistica. Non sapevo che cosa volesse dire e così mi sono documentato online e ho chiesto a un’infermiera.

Mi è stato spiegato che è una patologia con cui si nasce, che porta ad avere problemi polmonari e pancreatici e che nel tempo colpisce tutti gli organi. Il trapianto polmonare diventa indispensabile quando non c’è più nulla da fare. Tantissime medicine e cure invadono il tempo di chi ne è affetto.

Conoscere Angelica e Daniela mi ha insegnato a non sprecare il tempo. Prima dicevo: ma sì, lo faccio dopo. Ora dico: no, lo faccio subito. Dani aveva appena 17 anni. Era fortissima. Anche Angelica lo è: vede il positivo in ogni situazione. La malattia ti tira fuori il carattere. Sono persone eccezionali: nonostante tutto hanno sempre il sorriso e sono piene di iniziativa.

Christian, studente universitario

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