Io odio la fibrosi cistica

perché costringe a una lotta impari.
Io odio la fibrosi cistica
Alessio

Prima di conoscere Bea, una bandista di Castel del Rio, la parola “fibrosi cistica” non l’avevo mai sentita nominare. Ad oggi, della malattia ho capito solo che è particolarmente invasiva e infima, perché non si vede.

Come corpo bandistico ci siamo sempre impegnati per aiutare la Fondazione nella raccolta fondi. Il lavoro più strutturato lo abbiamo realizzato a fine 2016, quando per Natale abbiamo presentato a Imola un musical originale.

Bea e Patrizia, la sua mamma, ci insegnano la resilienza. Sono consapevoli dell’aspettativa media di vita, ne parlano in pubblico e con il loro impegno ci insegnano come superare condizioni di difficoltà e a riportare alle dimensioni reali certi nostri problemi.

Alessio, presidente del corpo bandistico di Castel del Rio

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Sono una portatrice sana, è così che ho conosciuto FFC

La storia di Ottavia
di Isabella Boarato
Dopo aver scoperto che io ero portatrice sana di fibrosi cistica i miei genitori si sentirono in qualche modo responsabilizzati e così iniziò il loro impegno a sostegno della Ricerca.