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9 Dicembre 2014

Trattare Pseudomonas aeruginosa multiresistente. Le terapie mutazione-mirate influiranno anche sulla colonizzazione batterica e sulle esacerbazioni infettive?

Autore: Franco
Domanda

Buona sera, vorrei sapere come viene attualmente combattuta la resistenza batterica soprattutto nei confronti di Pseudomonas, se questo batterio diventa resistente a più antibiotici. Ci dobbiamo arrendere? Un’ altra domanda: un recupero della proteina CFTR, almeno in parte, cosa comporterebbe su batteri cronici e riacutizzazioni infettive?

 

Risposta

Effettivamente, la multiresistenza di Pseudomonas aeruginosa agli antibiotici è un problema.

Tale condizione in genere si sviluppa nel tempo, perché i ceppi di Pseudomonas che colonizzano l’albero respiratorio in fibrosi cistica tendono a diventare resistenti agli antibiotici. Un meccanismo di resistenza è dato dal fatto che le colonie del batterio si fabbricano una specie di barriera o di corazza mucoide, detta “biofilm”, che le rende impenetrabili agli antibiotici e e le protegge dalle difese che l’organismo mette in atto per contrattaccare il batterio. Altri meccanismi sono legati ai cambiamenti genetici che il batterio mette in atto per modificare la sua costituzione, rendendola più resistente all’azione lesiva degli antibiotici. Le strategie che oggi si mettono in atto per i ceppi multiresistenti, specialmente nel trattamento delle esacerbazioni, consistono soprattutto nella combinazione di due o anche tre antibiotici che agiscono sinergicamente e quindi in misura molto maggiore rispetto alla somministrazione di un singolo antibiotico. Nel trattamento cronico si fa ricorso ad antibiotici per aerosol, che consente loro una elevata concentrazione nell’albero respiratorio, quale non si raggiungerebbe con una somministrazione per via generale. Alcuni antibiotici poi sono impiegati non per uccidere il batterio ma per comprometterne la funzionalità metabolica, rendendolo così più debole e meno aggressivo: è il caso della azitromicina, somministrata per lunghi periodi.

Ma oggi sono in cantiere nuove prospettive. Ad esempio, c’è molta attività di ricerca intorno ai cosiddetti “peptidi antimicrobici”, alcuni dei quali sono prossimi alla sperimentazione clinica ed altri sono già nelle prime fasi di studio clinico. Si veda in “Pubblicazioni recenti FFC” del 17.10.12 Peptidi antimicrobici: nuova possibilità per la terapia antibatterica. Si veda anche in “Progressi di Ricerca” del 16.12.2013: Nuovo antibiotico contro Pseudomonas nato con il contributo di ricerche FFC sarà sviluppato da Roche e Polyphor.

Una prospettiva interessante è stata recentemente comunicata con uno studio in vitro sull’attività antibatterica ed antibiofilm di cisteamina: questa sostanza sarebbe attiva anche su ceppi multiresistenti di Pseudomonas. E’ annunciato un primo studio clinico in pazienti FC adulti per testarne la sicurezza e la farmacocinetica. Vedere la domanda del 09.12.14: Possibile nuova prospettiva di impiego di cisteamina in FC: effetti antimicrobici e mucolitici in vitro.

Circa il destino dei batteri che infettano i polmoni in FC e circa le riacutizzazioni, a seguito di trattamento con farmaci che recuperano la funzione CFTR, tipo il kalydeco, abbiamo dalla letteratura risultati alquanto significativi. Il trial con Kalydeco nei pazienti con mutazione G551D (1) ha dimostrato che nel tempo si riduce la carica di Pseudomonas nel tratto respiratorio. Ed una pubblicazione recentissima (2) ha riportato che su 151 pazienti FC con mutazione G551D coloro che nell’anno precedente il trattamento con kalydeco erano colonizzati cronicamente da Pseudomonas aeruginosa nel 29% dei casi erano diventati negativi al batterio nell’anno di trattamento, negli altri vi era tendenza alla riduzione della carica batterica. Si otteneva anche una minore probabilità di colonizzare la forma mucoide di Pseudomonas aeruginosa. Questi studi hanno anche riportato che vi era nei pazienti trattati una significativa riduzione della frequenza di riacutizzazioni infettive.

1. Ramsey BW, et al. A CFTR potentiator in patients with cystic fibrosis and the G551D mutation. N Engl J Med. 2011 Nov 3;365(18):1663-72. doi: 10.1056/NEJMoa1105185.

2. Heltshe SL, et al. Pseudomonas aeruginosa in cystic fibrosis patients with G551D-CFTR treated with ivacaftor. Clin Infect Dis. 2014 Nov 25. pii: ciu944. [Epub ahead of print]

G. M.


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