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Risultato Progetto: FFC#19/2020
Terapie prorisolutive per la fibrosi cistica mediante resolvina D1 e nanotecnologie: studi preclinici per la consegna alla clinica di formulazioni innovative

Nanotechnology-based Resolvin D1 as Proresolving Therapy in Cystic Fibrosis: Preclinical Studies for the Delivery of Innovative Formulations to the Clinic

Esperimenti in vitro e in vivo hanno dimostrato che le nanoparticelle di silice e spermidina possono essere usate come possibili veicoli della Resolvina D1 per combattere l’infiammazione in fibrosi cistica.

Dati del Progetto

Responsabile
Antonio Recchiuti (Università G. d'Annunzio Chieti-Pescara, Dip. di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche)
Categoria/e
Partner
Alessandra Aloisi (CNR, Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi, Lecce)
Ricercatori coinvolti
12
Durata
1 anno
Finanziamento totale
55.000 €
Adozione raggiunta
55.000 €
Obiettivi
Antonio Recchiuti La Resolvina D1 (RvD1) è un mediatore chimico endogeno derivato dagli acidi grassi omega-3, prodotto spontaneamente dal corpo...
Objectives
Resolvin D1 (RvD1) is an endogenous chemical mediator derived from omega-3 fatty acids, spontaneously produced by the human body...

Risultati

La Resolvina D1 può essere efficace nel trattamento dell’infiammazione nella FC, ma necessita di essere veicolata nell’organismo. Le nanoparticelle di silice e spermidina (SNP) sono state scelte dal gruppo di ricerca come trasportatori della Resolvina D1. In questo progetto i ricercatori hanno condotto esperimenti volti a valutare la sintesi e la tossicità delle SNP. Gli esperimenti hanno dimostrato che tali nanoparticelle possono essere sintetizzate agevolmente e non hanno mostrato effetti tossici né su cellule umane né su organi di topo dopo somministrazioni ripetute e ad alte dosi.
Gli esperimenti condotti su topi privi della proteina CFTR sottoposti a infezione di P. aeruginosa dimostrano che la somministrazione di SNP contenenti il principio attivo RvD1 ha ridotto in maniera sostanziale il grado di infiammazione e il numero di batteri presenti nei polmoni. Gli studi condotti su cellule di volontari con fibrosi cistica dimostrano che le SNP contenenti RvD1 sono capaci di stimolare la risposta antibatterica delle cellule immunitarie (neutrofili e macrofagi) che sono la prima via di difesa contro le infezioni. Sono stati iniziati gli studi volti a determinare l’effetto di SNP contenenti RvD1 sull’infiammazione indotta da eccessivo accumulo di muco. Tali studi saranno completati nel secondo anno del progetto (FFC#20/2021).
Questi risultati sono incoraggianti in quanto confermano l’intuizione dei ricercatori, sostenuta dalla Fondazione, che l’uso di Resolvina D1 ha effetti importanti e benefici nel controllare l’eccessiva risposta infiammatoria nei polmoni che affligge le persone con fibrosi cistica nonostante l’uso di antibiotici e modulatori di CFTR o in coloro che hanno mutazioni che non sono trattabili dai modulatori attualmente approvati.


Scarica qui la scheda della Ricerca trasparente FFC#19/2020

Results

Resolvin D1 can be effective in the treatment of inflammation in cystic fibrosis, but it needs to be delivered  in the organism. Silica and spermidine nanoparticles (SNPs) were used by the research team as Resolvin D1 transporters. In this project, researchers conducted experiments aimed at evaluating the synthesis and toxicity of SNPs. These experiments have shown that the nanoparticles can be easily synthesized and do not show toxic effects on either human cells or mouse after repeated administration and high doses.
The experiments conducted with mice lacking the CFTR protein subjected to infection with P. aeruginosa showed that the administration of SNPs containing the RvD1 substantially reduced the inflammation and the number of bacteria present in the lungs. Studies conducted with cells from volunteers with cystic fibrosis showed that SNPs containing RvD1 are capable of stimulating the antibacterial response of immune cells (neutrophils and macrophages) which are the first way of defense against infections.
Finally, further studies have begun to determine the effect of SNPs containing RvD1 on inflammation induced by excessive mucus accumulation, which will be completed in the second year (extension) of the project (FFC # 20/2021).
These results are encouraging as they confirm the researchers’ intuition, supported by the Foundation, that the use of resolvin D1 has important and beneficial effects in controlling the excessive inflammatory response in the lungs that afflicts people with cystic fibrosis despite the use of antibiotics and CFTR modulators or in those who have mutations that are not treatable by currently approved modulators.