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11 Febbraio 2008

Acidi grassi omega-3 nel trattamento della fibrosi cistica

G.M.

Per una normale crescita ed un normale equilibrio metabolico l’organismo umano ha bisogno di assumere con la dieta i cosiddetti “acidi grassi essenziali polinsaturi”. Questi grassi provengono da parecchie sorgenti alimentari, ma in particolare dal pesce e dall’olio di pesce. Nel paziente CF vi è abitualmente carenza di acidi grassi essenziali, in parte dovuta all’insufficienza pancreatica, in parte a cause non ancora ben definite. Da molto tempo si è pensato che supplementare con acidi grassi essenziali il paziente CF possa essere di beneficio al suo stato di salute. In particolare sarebbero i cosiddetti “acidi grassi omega-3” ad avere uno speciale significato terapeutico, perché essi contrasterebbero l’azione favorente l’infiammazione degli acidi grassi omega-6. Nel CF sono particolarmente carenti gli omega-3 (acido eicosapentaenoico o EPA ed acido docosaesaenoico o DHA), rispetto agli acidi grassi omega-6 (acido arachidonico o AA) che possono essere anche normali.

Tre ricercatori della Cochrane Collaboration, l’organizzazione che attua revisioni sistematiche e critiche della letteratrura scientifica medica, hann esaminato tutte le pubblicazioni che si sono occupate della supplementazione con acidi grassi omega-3 in CF, quasi una trentina di pubblicazioni (1). Solo 3 piccoli studi (2-4) rispondevano ai criteri ritenuti validi per dimostrare l’efficacia o la non efficacia di un trattamento, cioè studi randomizzati (assegnazione casuale a trattamento o placebo) e controllati (i trattati comparati con un gruppo senza trattamento).

Si tratta di piccoli studi, che includono complessivamente 48 pazienti di giovane età, due dei quali con durata di alcune settimane ed uno di 6 mesi. La forma e la dose degli acidi grassi somministrati è assai diversa nei tre studi e il gruppo di controllo assume olio d’oliva in due studi e un placebo nel terzo. I risultati sono basati su un numero assai limitato di parametri, il FEV1 in due studi. Sono valutati anche gli eventuali effetti collaterali (in particolare diarrea e steatorrea). La FEV1 ha avuto miglioramento in uno studio ma nessuna variazione significativa in un altro. Non sostanziali differenze in alcuni parametri dello stato nutrizionale tra trattati e controlli. In alcuni casi vi è stato un aumento di perdita di grassi con le feci (steatorrea) che ha richiesto aggiustamento della dose di enzimi pancreatici, in uno studio ben 7 casi hanno interrotto lo studio per la comparsa di diarrea.

In sostanza si ricava da questa analisi l’impressione che gli studi in questione siano piuttosto deboli e poco convincenti, anche per una serie di carenze metodologiche, come del resto sembrano concludere gli autori della rassegna: “non vi è sufficiente evidenza sulla sicurezza (innocuità) ed efficacia della supplementazione con olio di pesce (o suoi derivati) nei pazienti con fibrosi cistica per raccomandare l’uso routinario di tale supplementazione”

1. Mc Carney, et al. Omega-3 fatty acids (from fish oils) for cystic fibrosis (Review). The Cochrane Library 2008, Issue 1

2. Henderson WR, et al. Oral absorption of omega-3 fatty acids in patients with cystic fibrosis who have pancreatic sufficiency and in healthy control subjects. J Pediatr 1994;124:400-8

3. Lawrence R, Sorrell T. Eicosapentaenoic acid in cystic fibrosis: evidence of a pathogenetic role for leukotriene B4. Lancet 1993;342:465-9

4. Panchaud A et al. Biological effects of a dietary omega-3 polyunsaturated fatty acids supplementation in CF patients: A randomized, crossover placebo-controlled trial. Clinical nutrition 2006;25:418-27

11 febbraio 2008