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18 Settembre 2007

Complicazioni microvascolari nel Diabete FC

G. Borgo

Con l’aumentare della durata della vita dei malati FC, aumenta il numero di quelli che presentano diabete ed anche il numero di quelli in cui il diabete dura da parecchi anni. Questa ricerca (1), svolta su casistica più vasta e criteri di follow-up più rigorosi di un’altra precedentemente segnalata (2), suggerisce che con il passare del tempo è opportuno tenere controllati gli effetti secondari che il diabete può provocare, in particolare le “complicazioni microvascolari”, vale a dire l’interessamento patologico dei piccoli vasi sanguigni, responsabile di sintomi a carico dei reni, della retina dell’occhio e del sistema nervoso (nelle sue diramazioni sensoriali e vegetative). Va fatto quindi un follow-up periodico dei segni di nefropatia, retinopatia, neuropatia. In passato si è pensato che queste complicanze non si verificassero nel diabete FC, per la diversità del suo quadro metabolico rispetto a quello del diabete “classico” di tipo I. Ma probabilmente non si disponeva di un arco di osservazione sufficientemente lungo per valutare l’insorgenza e la frequenza di questi segni. Questa ricerca del centro FC di Minneapolis, dove lavora la Prof. Moran (relatrice sul tema del diabete al Seminario di Primavera 2006 della Fondazione FFC), fornisce informazioni utili sull’argomento.

Nel periodo 1990-2005, sono stati seguiti a Minneapolis 775 malati FC d’età maggiore di 6anni: è stata fatta diagnosi di diabete in 285 ( 33%), di cui 192 erano vivi al 31 dicembre 2005. Di questi, che in oltre la metà dei casi presentavano diabete da più di 5 anni, sono stati raccolti i dati relativi al monitoraggio dell’eventuale nefropatia e retinopatia. Sempre fra questi è stato selezionato un sottogruppo particolare per eseguire al momento dello studio uno screening per i segni di neuropatia, indagati per mezzo di un neurologo esperto che misurava la sensibilità tattile fine e la velocità di conduzione nervosa dei nervi degli arti inferiori .

La nefropatia è stata indagata periodicamente attraverso la misura della microalbuminuria o macroalbuminuria e della creatininemia. La retinopatia attraverso l’esame dei vasi della retina (il “fondo” dell’occhio) eseguito dopo dilatazione delle pupille. Dell’esame si è raccolto il responso dell’oculista e talora le immagini fotografiche. Una prima informazione importante è venuta dalla suddivisione dei 192 in soggetti con diabete ma normale glicemia a digiuno (93) e soggetti con diabete e iperglicemia a digiuno (99). Nessuno dei soggetti con diabete e glicemia a digiuno normale presentava al momento dello studio complicanze microvascolari.
Per quanto riguarda invece i 99 soggetti con diabete e iperglicemia a digiuno, suddividendoli a seconda degli anni di durata del diabete (meno di 5, fra 5 e 10, più di 10), si è visto che è il diabete che dura da 10 anni o più che fa comparire le complicanze: fra 37 soggetti (con età media 51 anni e con diabete di questa durata), 5 (14%) presentavano albuminuria (accompagnata da modesta ipertensione) . In altri 6 (16%) era presente retinopatia (solo in un caso era però importante).
E’ stato poi selezionato un sottogruppo particolare di 59 soggetti che hanno acconsentito ad uno screening approfondito per la valutazione di segni di neuropatia : sono risultati presenti in 24 soggetti (circa la metà di tutti gli esaminati, nei quali erano compresi gli 11 con nefropatia o retinopatia).

Attenzione dunque alle complicanze dovute alla microangiopatia anche per il diabete FC, soprattutto se il diabete dura più di 5 anni e si avvicina ai 10, soglia di guardia per cercarli e controllarli con particolare attenzione. La frequenza di queste complicanze sembra in ogni modo confermarsi più bassa rispetto a quella del diabete di tipo I (nel quale, per esempio, dopo 10 anni di diabete ci sono segni di retinopatia nel 60% di malati). Le ragioni di questo non sono del tutto chiare: tra le ipotesi fatte, forse la normalità del livello di colesterolo nei diabetici FC ( in genere invece elevato con l’aumentare dell’età del malato, negli altri tipi di diabete), forse la persistenza di qualche traccia di secrezione di insulina da parte del pancreas FC.

1) Andersen HU et all “Cystic Fibrosis related diabetes” Diabets Care 2006; 29:2660-63
2) “Il diabete può portare a complicazioni microvascolari“, Progressi di Ricerca,14/03/07
3) Scwarzenberg SJ, Milla C, Moran A ” Microvascular complications in ystic fibrosis related diabetes” Diabetes Care 2007; 30 (5):1056-61

18 settembre 2007