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11 Maggio 2010

La donazione del cordone ombelicale: per chi e perchè

G.M.

Riceviamo richieste di informazioni sulla donazione del cordone ombelicale: le mamme di bambini con FC che hanno una nuova gravidanza e altre future mamme che hanno in famiglia un caso di FC, chiedono di sapere se donare il cordone dopo il parto sarebbe utile per il figlio malato, e come fare eventualmente. La risposta è che attualmente non ci sono ragioni scientifiche abbastanza forti per pensare che le cellule staminali ricavate dal cordone ombelicale possano avere una ricaduta pratica diretta sul soggetto con FC. Le ricerche sulle staminali in FC sono in corso, ma sono attualmente al livello di sperimentazioni su animali e i tempi previsti per sviluppi pratici si preannunciano lunghi. E qualora vi fossero degli avanzamenti, è importante sapere che lo stesso soggetto malato potrebbe avere una sorgente personale di staminali a livello del suo midollo osseo. Su questo argomento si possono leggere le risposte già date nel sito nella sezione “Domande e Risposte” e gli aggiornamenti in “Progressi di Ricerca” (1, 2). In generale bisogna dire che sulla donazione del cordone ombelicale c’è scarsissima informazione e quella poca è molto confondente. Per questo è da apprezzare l’indagine svolta dalla Milano Cord Blood Bank che ha sede presso l’Ospedale Maggiore della stessa città (3). Sono state intervistate un centinaio di future madri, ed inoltre vari rappresentanti del personale sanitario (infermiere, ginecologi).

Ne è emerso che le donne ne sanno poco, oppure ricevono messaggi fuorvianti: per esempio, è molto forte la spinta commerciale alla conservazione per uso personale, che non è sostenuta dalla comunità scientifica nè permessa dalle banche italiane, ma possibile, a pagamento, all’estero. Ma, se informate in maniera corretta, le donne si rendono conto dei termini del problema e chi aveva già maturato l’intenzione di donare capisce l’opportunità della donazione per fini di solidarietà: con questa modalità il cordone entra a far parte di un patrimonio di sangue cordonale a cui attingono le ricerche quando è necessario trovare cellule staminali compatibili per bambini che hanno malattie già curabili con trapianto di staminali (soprattutto leucemie, malattie del sangue come la talassemia, disordini del sistema immunitario). Sono circa 300 in Italia i “punti nascita” presso cui è possibile un parto con donazione del cordone (per maggiori informazioni: adisco.it). In Lombardia, questi punti nascita sono 26 e l’indagine ha permesso di mettere a punto un opuscolo informativo che è stato distribuito tra le donne che vi partoriranno. Le biobanche che conservano le donazioni in Italia sono 18 e hanno raccolto finora circa 30.000 unità di sangue cordonale. Un patrimonio che ha permesso, nel 2009, 112 trapianti di staminali. L’obbiettivo è, con una corretta informazione, quello di triplicare le scorte.

1) Sono conservabili in Italia le staminali del cordone ombelicale per curare la FC?, 16/10/07
2) Staminali del cordone ombelicale possono trasformarsi in cellule respiratorie e localizzarsi nel polmone di topi irradiati, 22/06/09
3) Salvaterra E. et all “An analysis of decision making in cord blood donation through a participatory approach”. Transfus. Apher Sci 2010 Apr 6 , PMID 20381426