Sei in Home . La Ricerca . Progressi di ricerca . Studio sulla sicurezza dell’uso di enzimi pancreatici ad alto dosaggio

14 Marzo 2011

Studio sulla sicurezza dell’uso di enzimi pancreatici ad alto dosaggio

G. Borgo

Questa ricerca (1) è stata commissionata ad un gruppo di esperti dall’Agenzia Governativa Inglese che sorveglia l’uso dei farmaci. Lo scopo era di valutare se, a distanza di circa due anni dalla messa in commercio, l’uso di un nuovo estratto pancreatico ad elevato dosaggio enzimatico avesse provocato nei pazienti effetti sfavorevoli. In termini tecnici uno studio di questo genere si chiama studio “postmarketing” o di fase IV (in quanto avviene dopo l’immissione nel mercato del farmaco). Il prodotto in studio si chiama Creon 40.000 (Abbott, GmbH, Hannover). Sono capsule che contengono ciascuna 40.000 Unità di Lipasi (le altre in commercio contengono 5.000, 10.000 e 25.000 Unità di Lipasi). Benchè riscontrati su casistica modesta (64 pazienti di 9 centri inglesi), i risultati sembrano incoraggianti, in particolare non si sono registrati effetti sfavorevoli. Cambiando tipo di preparato i pazienti hanno potuto assumere un minor numero di capsule. E questo, forse per l’aumento della aderenza alla terapia, ha permesso una riduzione della dose complessiva di Unità di Lipasi assunte quotidianamente; e un aumento medio del peso e degli indici nutrizionali in tutti i pazienti.

Il rischio indotto da un preparato con queste caratteristiche può essere l’assunzione di una dose eccessiva di enzimi, a sua volta forse favorente l’instaurarsi della “colonpatia fibrosante” che è un particolare stato di irrigidimento e ispessimento della parete del colon (la parte più grossa dell’intestino, che fa seguito all’intestino tenue) (2). Questa complicanza è stata segnalata in pazienti che, nel tentativo di controllare i sintomi di una grave maldigestione, superano le dosi raccomandate di Lipasi (quindi vanno al di sopra delle 10.000 Unità di Lipasi per kg di peso e per giorno, oppure le 2000-2500 Unità di Lipasi per Kg di peso corporeo nei pasti principali).

La ricerca è stata condotta in questo modo: potevano parteciparvi solo i pazienti che avevano necessità di dosi elevate di Lipasi per pasto (maggiori o uguali a 40.000 U/pasto); ad una prima visita si stabiliva il dosaggio delle nuove capsule e si davano istruzioni per la compilazione di un diario clinico (con registrazione di caratteristiche delle scariche, eventuali dolori addominali, peso e così via). Alla seconda visita, dopo 6 mesi, il dosaggio veniva confermato o modificato e in seguito le visite sono state ogni 6 mesi per due anni. L’età media dei pazienti era di 20,7 anni, molti avevano storia di mal digestione-malassorbimento importante, con frequente ricorrenza di dolori addominali; il 23% aveva avuto ileo da meconio alla nascita e il 19% episodi di ostruzione intestinale distale (DIOS, non meglio precisata nella sua entità). Il tempo di assunzione delle nuove capsule è stato in media di 534 giorni (18 mesi) per paziente. Solo 3 pazienti hanno riferito dolori addominali di lieve entità e hanno chiesto di uscire dallo studio e ritornare alle capsule usate prima. Non si è verificato nessun episodio di DIOS, perciò non è stata fatta nessuna indagine per chiarire l’eventuale presenza di una colonpatia fibrosante.

Il numero medio di capsule assunte è passato da 43 del tipo precedente a 24 delle nuove. In più della metà dei pazienti vi è stata una riduzione nella dose media di Unità di Lipasi assunte quotidianamente, inoltre diminuzione degli episodi di dolori addominali e miglioramento delle caratteristiche delle feci. In generale c’è stato un aumento medio di peso di 2.6 Kg per paziente, con un guadagno particolarmente spiccato in quelli sopra i 18 anni (6.1Kg).

I punti deboli dello studio (dichiarati dagli stessi autori): la mancanza di un “gruppo controllo”, che chiarisse se gli effetti positivi erano dovuti alle nuove capsule o alla maggior aderenza generale alle norme per un’adeguata nutrizione e supplementazione con enzimi pancreatici; inoltre il numero limitato di pazienti e il tempo limitato dell’osservazione.

1) Littlewood JM , Henniges F and The Creon 40000 Study Group. ” A two year post authorization safety study of high strenght pancreatic enzyme reaplacement therapy (pancreatin 40.000) in cystic fibrosis. Expert Opin Drug Saf 2011; 10(2):197-203
2) Domande e Risposte :”Un eccesso di enzimi pancreatici può essere dannoso?“, 09/10/2007