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6 Febbraio 2011

Ambiente domestico: microclima e umidificatori

Autore: Roberto
Argomenti: Ambiente
Domanda

Buongiorno, in merito alla presenza dei diffusori (vaschette) di acqua sui caloriferi, al centro FC mi hanno detto che per evitare la possibile proliferazione di batteri nell’acqua, è preferibile non metterli. Il problema è che in questo modo l’aria risulta essere molto secca, ed anche questo provoca fastidio. Mi chiedo se cambiare l’acqua giornalmente, lavare le vaschette con soluzione di acqua e amuchina e poi riempire nuovamente può essere una soluzione. Avevo pensato anche di lasciare la soluzione (con amuchina al 10%) nella vaschetta, ma sinceramente non vorrei che con il calore si sprigionassero vapori di cloro, potenzialmente irritanti. Grazie

Risposta

Mantenere un microclima equilibrato nell’ambiente domestico è importante. La temperatura e l’umidità sono due fattori fondamentali di tale microclima. Si ritiene che una ragionevole temperatura dovrebbe aggirarsi sui 21-22 gradi C., mentre la giusta umidità dovrebbe mantenersi tra 40 e 60%. E’ utile controllare e misurare questi valori con adeguati termo- igrometri. Una umidità eccessiva è per varie ragioni nociva ma un’aria troppo secca è irritante per le vie respiratorie. Per correggere l’umidità, abitualmente bassa negli ambienti riscaldati e non condizionati, si ricorre di solito a dei semplici umidificatori (appunto contenitori di acqua applicati ai radiatori o caloriferi). Pensiamo però non ci si debba complicare troppo la vita. E’ giusta la prudenza del Centro ma basterà cambiare frequentemente l’acqua negli umidificatori, lavandoli con detersivi e risciacquandoli generosamente: forse è esagerato ricorrere ai disinfettanti. Non si dimentichi peraltro che il microclima domestico si giova di un buon ricambio di aria: è raccomandabile tenere aperte le finestre per circa un’ora al giorno, anche d’inverno.

G.M.


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