Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Ancora sulla cefalea al risveglio

25 Gennaio 2009

Ancora sulla cefalea al risveglio

Autore: Isabella
Argomenti: Dolori, Sintomi
Domanda

Salve, sono una ragazza di 24 anni e da qualche mese soffro di cefalea al risveglio che poi passa nel corso della giornata senza prendere medicinali. Prima non accadeva: cosa potrebbe essere? Grazie mille

Risposta

La nostra interlocutrice, che immaginiamo abbia il problema di fondo della fibrosi cistica, potrà trovare ampie informazioni sulla cefalea consultando su questo sito le risposte a domande che affrontano tale tema: 22.05.07 Mal di testa e fibrosi cistica; 30.05.07 Mal di testa al risveglio; 04.07.08 Mal di testa ed abbassamento dell’ossigeno nel sangue.

Qui possiamo riassumere alcuni concetti. Le cause di cefalea in fibrosi cistica possono essere molteplici (vedere risposta del 22.05.07). Tuttavia una cefalea al risveglio, che passa nel corso della giornata, fa pensare, tra l’altro, che vi sia una carenza di ossigeno protratta o una elevazione dell’anidride carbonica nel sangue durante il sonno (vedere risposta del 4.07.08). Le persone che hanno un discreto danno polmonare possono avere durante il sonno notturno lunghi periodi di desaturazione di ossigeno, a causa della respirazione più superficiale che si ha abitualmente nel sonno ( o respirazione più ostruita perché i bronchi non si liberano bene dai secreti nel sonno), che può comportare diminuzione della ventilazione, cioè di scambio d’aria negli alveoli polmonari. Anche l’anidride carbonica nel sangue (il gas di “scarico” dell’organismo) può aumentare per effetto della ipoventilazione nel sonno. In questi casi la cefalea al risveglio è uno dei primi sintomi ed essa si può accompagnare ad una certa astenia, ad un difetto di concentrazione ed a svogliatezza che pure si attenuano nel corso della giornata.

Naturalmente, queste considerazioni non significano che il caso in questione rientri in questa ipotesi: solo il centro di riferimento potrà stabilirlo correttamente. Potrebbe comunque esserci l’indicazione a rivalutare la situazione respiratoria ed a praticare almeno una ossimetria (o saturimetria: misura della saturazione d’ossigeno) nella veglia e durante il sonno.

G.M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora