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8 Maggio 2019

Ancora un caso di infezioni respiratorie ricorrenti di particolare intensità

Autore: Giovanna
Domanda

Salve, ho una bambina di tre anni. Tutto è iniziato un anno fa con il primo episodio di polmonite sul polmone sinistro, curato con antibiotico e da lì tutto procede. Dopo 5 mesi si è ripresenta la polmonite sul polmone destro, curata con antibiotico. A gennaio 2019 c’è stata una ricaduta, sempre sul polmone destro, sempre con i soliti addensamenti e sempre con crisi di asma e problemi respiratori. A febbraio un’altra ricaduta, questa però peggiore, con il polmone destro più addensato del solito: segue un ricovero di 10 giorni. Dal 24 febbraio a fine marzo ha una bronchite sempre sul polmone destro, curata ancora con antibiotico. Abbiamo ripetuto il test del sudore, ma purtroppo il braccio della bambina non suda abbastanza, quindi viene sempre rimandato e non è possibile definire se è una malattia seria o un’allergia. Una settimana fa si è ammalata di nuovo. Visto che erano passate solo due settimana dalla bronchite e dall’antibiotico, ho riportato mia figlia in ospedale. Le trovano un broncospasmo e il polmone destro chiuso. Adesso continua ad avere una forte tosse, ma non va più in affanno. Andrò dallo pneumologo per chiedere se può fare una tac, dal momento che il personale dell’ospedale non vuole perché troppo piccola. La bambina, però, soffrendo ogni mese, ha bisogno di ricevere delle risposte. Magari, in alternativa, potrà fare una spirometria per vedere se è allergica asmatica o una broncoscopia. La mia paura è che sia fibrosi cistica.

Risposta

Abbiamo un po’ tagliato questa lunghissima domanda, dalla quale peraltro deduciamo che la piccola soffre di infezioni respiratorie ricorrenti, con alcuni episodi importanti. Queste infezioni ricorrenti, quando sono così frequenti, praticamente senza pause libere, impongono sicuramente un approfondimento diagnostico. Meraviglia che non si sia tentato di ripetere il test del sudore, che potrebbe escludere la malattia di cui chi ci scrive è più preoccupata. Va detto comunque che non sono rari i casi di bambini che hanno una storia come quella qui descritta e che non hanno malattie particolari di base: è quella condizione di ritardo di maturazione delle difese immunitarie, destinata a risolversi. Chi ci scrive pensiamo abbia bisogno di confrontarsi a lungo con il suo pediatra di fiducia.

G. M.


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