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8 Aprile 2005

Azitromicina senza infezione respiratoria cronica?

Autore: Sabrina
Domanda

Ho una figlia di 11 anni con fibrosi cistica. salute buona. Mi e’ stato consigliato di usare lo zitromax per prevenzione. Cosa ne pensate? Un medico che ha seguito mia figlia dalla nascita e che per motivi che non sto a dire non si trova piu’ nell’ospedale dove e’ seguita, mi ha consigliato ciò, ma i medici dell’ospedale non sono d’accordo. Mi ritrovo in confusione. Mi date il vostro consiglio?

Risposta

L’azitromicina (zitromax) viene impiegata attualmente nei malati di fibrosi cistica che hanno una infezione polmonare cronica. In una parte di essi il farmaco riesce ad attenuare il quadro clinico polmonare e a ridurre le esacerbazioni infettive. Vi sono alcuni studi seri che dimostrano l’utilità del farmaco, anche se ancora non si riesce a stabilire a priori qual’è il paziente che sicuramente se ne avvantaggerà: si può sapere solo alla distanza. Questi studi sono stati condotti in particolare su pazienti che hanno infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa: negli USA l’indicazione al trattamento è solo per questi pazienti. Non vi sono invece esperienze condotte attraverso studi clinici che dimostrino l’utilità del farmaco in malati che non hanno la condizione di infezione cronica (e in particolare sostenuta da Pseudomonas aeruginosa). Di questo farmaco si stanno conoscendo parecchie proprietà (nessuna definitivamente dimostrata), che non sono quelle della sua azione antibiotica (azione diretta contro i batteri, per la quale è nato). Una possibilità è che azitromicina abbia una azione di contenimento dell’infiammazione. Non si può escludere che in futuro essa possa trovare qualche indicazione anche per prevenire o curare l’eccesso di infiammazione in coloro che non hanno infezione cronica da Pseudomonas, ma al momento questa indicazione non pare avere supporto scientifico e la buona regola che tutti i medici cercano di applicare è che non convenga impiegare farmaci di cui non sia chiaramente dimostrata l’efficacia clinica e la sicurezza per il paziente, specie nel lungo termine.

Naturalmente non è assolutamente possibile dare consigli per il caso particolare, senza conoscere direttamente la paziente: questi consigli possono venire solo dai medici che conoscono in dettaglio eda lungo tempo la condizione clinica della persona malata e che si tengono aggiornati sul procedere delle conoscenze. L’attuale risposta vale solo come informazione di carattere generale. Si veda anche, su questo sito, la risposta del 10/12/2003 “Azitromicina, ambito d’impiego”

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G. M.


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