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10 Febbraio 2006

Aztreonam aerosol e nebulizzatori di nuova concezione

Autore: Gabriella
Argomenti: Aerosol, Antibiotici
Domanda

Ho letto in questo sito (non ricordo se nel 2003 o nel 2004) che si attendeva l’antibiotico Aztreonam in formulazione adatta ad essere somministrato per via aerosolica con speciale inalatore. La cosa mi era sembrata molto promettente sia per l’efficacia promessa che per la qualità di vita, perchè si diceva che la polvere secca del farmaco era in grado di raggiungere le vie aeree in profondità, con un tempo di inalazione di due minuti impiegando un nuovo nebulizzatore all’epoca in fase di sperimentazione. Vorrei sapere a che punto siamo. Molte grazie.

Risposta

La questione dell’aztreonam per aerosol fu comunicata, sulla base di informazioni preliminari, su questo sito nel gennaio 2004. L’aztreonam e’ un antibiotico della classe dei “monobactamici”, impiegato talora per via endovenosa nel trattamento delle infezioni da batteri “gram-negativi, inclusi la Pseudomonas aeruginosa e la Burkholderia cepacia. Le alte dosi richieste per via endovenosa possono avere qualche effetto collaterale non trascurabile e pertanto la possibilità di concentrare questo farmaco nelle vie aeree con somministrazione aerosolica senza le alte dosi richieste per la via endovenosa, specie nei casi resistenti ai comuni antibiotici impiegati per queste infezioni, rappresenta una opportunità importante.

Con questi intenti è stata messa a punto negli ultimi anni una formulazione nuova di aztreonam, l’ “aztreonam lisinato” (chiamato AI o Cayston), di cui è stata dimostrata una buona tolleranza nell’uomo per via inalatoria con due studi di fase I e II. Questa sostanza è stata preparata sia in forma solubile sia in forma di polvere secca direttamente inalabile. Tuttavia, non abbiamo notizia di sperimentazione nell’uomo con la polvere secca, mentre quella del farmaco in soluzione acquosa è entrata già in due studi clinici di fase III (la fase terza studia non solo la tolleranza ma anche l’efficacia clinica del farmaco su un numero consistente di malati), finanziati dalla americana CF Foundation in collaborazione con l’azienda farmaceutica Corus Pharma(1,2). I pazienti per questi due studi sono in corso di reclutamento e vi sono coinvolti circa 60 centri CF di USA, Canada e Australia. Nel primo studio si tratteranno pazienti CF con infezione cronica da Pseudomonas che non usano regolarmente antibiotici, mentre nel secondo studio sono reclutati pazienti che utilizzano frequentemente tobramicina per aerosol. I due studi prevedono entrambi un ciclo di trattamento della durata di 28 giorni. Sarà impiegato un nebulizzatore di nuova concezione costruito in Germania dalla ditta PARI GmbH, specializzata in strumentazione per aerosolterapia, denominato eFlow. Questo strumento si basa su una nuova tecnologia elettronica: una membrana d’acciaio vibrante traforata da migliaia di piccolissimi fori che assicurano un diametro piccolo e uniforme di particelle aerosoliche, che si accumulano in una camera durante la espirazione e passano nelle vie aeree del soggetto nella prima fase della inspirazione. I vantaggi di questa tecnologia sarebbero da un lato la grande percentuale di farmaco somministrato (scarsa dispersione rispetto ai nebulizzatori jet tradizionali) e quasi tutto composto da particelle adeguate alla penetrazione profonda, dall’altro l’alta velocità di flusso che consente ad esempio di inalare la dose abituale di tobramicina in 3-4 minuti rispetto ai 15-20 necessari con gli apparecchi ad aria compressa. Da segnalare che questo strumento è già disponibile in commercio, anche se ancora poco impiegato in Italia.

Da segnalare sul versante dell’inalazione di polvere secca di antibiotico (con speciale inalatore, di cui ci mancano però notizie) due studi sulla tobramicina(2). I vantaggi attesi dalla tobramicina polvere sono una maggior penetrazione bronchiale delle particelle antibiotiche (e quindi maggiore efficacia) ed una riduzione dei tempi di trattamento. In uno studio la tobramicina sarà confrontata con placebo per un trattamento di 28 giorni, nell’altro la tobramicina polvere sarà confrontata per tre cicli di 28 giorni di trattamento con tobramicina soluzione (TOBI).

1. www.clinicaltrials.gov/ct/show/NCT00112359?order=1

2. www.cff.org/research/clinical_trials/ongoing_trials/anti-infection/index.cfm?ds

G. M.


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