Volevo chiedere se si può capire il grado di gravità o lo stato di avanzamento della malattia in un paziente. E se si, che parametri o livelli si devono guardare oltre al FEV1, che nel mio caso è altalenante? Riuscireste a stimare fra quanto si potranno avere delle cure radicali per la lotta alla fc? Come sempre vi ringrazio.
La valutazione dello stato attuale di malattia e il suo andamento nel tempo si basa su parecchie informazioni, che vanno insieme composte dal centro di cura per avere un quadro obiettivo della situazione. Innanzitutto, sono importanti le informazioni sui sintomi, più o meno supportati anche da misurazioni: tra queste, l’entità dei sintomi respiratori (tosse, espettorazione, fatica respiratoria, resistenza allo sforzo), frequenza ed entità delle esacerbazioni respiratorie. Poi, vi sono i dati che derivano dall’esame fisico del malato: lo stato di nutrizione (crescita, peso, altezza, consistenza dei tessuti corporei), i dati obiettivi ricavati dall’esame diretto del torace (ispezione, auscultazione) e dell’addome. E vi sono naturalmente gli esami: quelli della funzionalità respiratoria (il parametro più usato è il FEV1, ma importante è anche la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue), quelli della performance fisica (test del cammino, ergometria), gli esami radiologici del torace (la radiografia standard soprattutto, ma anche la TAC ad alta risoluzione in casi selezionati), gli esami del sangue per valutare lo stato di infiammazione, la coltura periodica di escreato per monitorare la presenza di batteri e la loro sensibilità agli antibiotici. Rilevante è infine il controllo di eventuali complicanze (tra cui, quelle epatiche, il diabete, le subocclusioni intestinali, il risentimento rino-sinusale, ed altre).
Sulla stima dei tempi per le “cure radicali”, abbiamo scritto spesso su questo sito: si veda tra le più recenti la risposta alla domanda del 09.05.09: Quando la cura per FC?
