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21 Febbraio 2008

Come seguire e curare i polipi nasali in fibrosi cistica

Autore: Eleonora
Domanda

Sono la mamma di un bambino di 5 anni con FC al quale, in seguito ad una visita dall’otorino, è stata riscontrata, attraverso la TAC facciale, una mucosa nasale polipoidale e la presenza di un piccolo polipo. Volevo conoscere il vostro parere sulla terapia da seguire.

Risposta

Una complicanza abbastanza comune della fibrosi cistica è la poliposi nasale.

Bisogna fare una grossa differenza tra poliposi nasale “allergica” in cui è prevalente la componente cellulare eosinofila (infiltrazione di globuli bianci eosinofili) e la iperplasia polipoide di tipo infiammatorio (cellularità neutrofila, cioè infiltrazione di globuli bianchi neutrofili, prevalente ).

Puo’ aiutare in fase diagnostica un esame (rinocitogramma) in cui con un semplice prelievo con un tamponcino di cotone puo’ essere fatta una successiva valutazione citologica per identificare una popolazione prevalente di uno dei due tipi di cellule.

Nella FC tuttavia la poliposi è generalmente neutrofila , su base infiammatoria e risponde bene alle terapie locali, che possono essere fatte con corticosteroidi in spray. Anche il lavaggio nasale è molto importante: le soluzioni saline ipertoniche sono in questi casi da preferire.

 

Entrando nello specifico della domanda, non viene detto se è stata fatta una rinofibroscopia: solo con questo esame (minimamente invasivo ed effettuabile ambulatorialmente) è possibile capire se si tratta di un piccolo polipo isolato o se (come molto piu’ spesso avviene ) non si tratti di una sinusite iperplastica, in cui il polipo è solo espressione di una chiusura infiammatoria degli “osti” (piccoli orifizi di drenaggio dei seni paranasali), dovuta alla ipertrofia ed all’edema della mucosa. Non va dimenticato infatti che parliamo di una mucosa un po’ particolare, dove l’aumentata viscosità delle secrezioni, unitamente ad altre caratteristiche delle ghiandole mucipare, porta ad un terreno molto favorevole all’infezione.

Utile sarà quindi effettuare controlli periodici otorinolaringoiatrici, per valutare con la fibroscopia prima e poi con eventuale ripetizione della TC assiale e coronale, senza mezzo di contrasto, il miglior indirizzo terapeutico per il singolo caso.

 

Dott. Maurizio Di Cicco Specialista in Otorinolaringoiatria Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena Consulente Centro FC Milano


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