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15 Ottobre 2010

Cortisonici nelle esacerbazioni respiratorie

Autore: Paola
Argomenti: Cortisonici
Domanda

Buongiorno, sono una donna di 45 anni con fibrosi cistica. Ogni volta che la mia fev1 scende, parallelamente ad una maggiore chiusura percepita anche all’auscultazione, mi viene prescritto il deltacortene 25 mg. A me, a dire il vero, non sortisce granchè effetto se non quello di farmi gonfiare. Ho letto su internet che il medrol (o l’urbason) accentuino meno questo effetto collaterale e su un forum ho sentito alcuni che lo usano in vena e si trovano bene. In genere però viene prescritto il deltacortene. Potrei sapere quale sia il motivo? L’urbason non è adatto per FC o può creare controindicazioni pericolose per noi? Dato che il deltacortene mi lascia il tempo che trova non sarebbe meglio provare un altro tipo di cortisone, ammesso che non sia particolarmente deleterio per noi con FC? Grazie per l’attenzione, buona giornata.

Risposta

Nelle esacerbazioni respiratorie (come sembra sia il caso descritto nella domanda) viene talora impiegato un cortisonico per pochi giorni, con lo scopo di ridurre lo stato di infiammazione polmonare, anche se l’efficacia di un tale trattamento non appare ancor bene dimostrata. Il prednisone (deltacortene) o il metilprednisolone (urbason o medrol) sono quelli più comunemente impiegati e non c’è differenza di azione tra i due. Hanno indicazione soprattutto se vi è una chiara componente asmatica. Di solito si usano in compresse o capsule per bocca. La via endovenosa è impiegata raramente, quando si vuole agire con rapidità. Gli effetti collaterali dei cortisonici sono ben noti, ma sono rilevanti se si impiegano per periodi prolungati: tra questi vi è anche una certa ritenzione d’acqua e un certo aumento di turgore dei tessuti. Sotto questo profilo non vi sono grandi differenze tra prednisone e metilprednisolone. Va tuttavia ricordato che in fibrosi cistica una esacerbazione respiratoria è in genere determinata da una riaccensione dell’infezione cronica abituale: il trattamento principale consiste nell’impiego di idoneo antibiotico, mentre c’è meno da attendersi dal cortisonico.

G.M.


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