Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Il delicato problema dei contatti di bimbo FC con il nonno portatore di Pseudomonas

26 Gennaio 2018

Il delicato problema dei contatti di bimbo FC con il nonno portatore di Pseudomonas

Autore: Elena
Domanda

Siamo i genitori di un bimbo fc di tre anni. Al nonno del bambino (non diagnosticato fc, ma con problemi polmonari ricorrenti) è stato travato nell’espettorato Pseudonomas aeruginosa, subito trattato con antibiotici.
Siamo molto preoccupati sul possibile contagio, al momento evitiamo i contatti, ma ci domandiamo se quando il batterio sarà eliminato potremo riprendere la frequentazione abituale o è consigliabile prendere precauzioni? Un ringraziamento per tutte le informazioni che diffondete attraverso risposte chiare e competenti.

Risposta

Comprendiamo il delicato problema posto da questa mamma. Pensiamo che vada affrontato con consapevolezza dei rischi ma anche con adeguato buon senso, di cui diamo qualche cenno.
È evidente che finché il nonno è portatore confermato di Pseudomonas sono da evitare contatti ravvicinati con il bambino. Una volta che il batterio verrà sicuramente eradicato (necessaria conferma su almeno tre campioni di escreato raccolti a distanza di almeno 20 giorni l’uno dall’altro) sarà possibile una frequentazione limitata nella durata e comunque con debita distanza tra le persone. Il nonno dovrebbe tenere mascherina protettiva e le mani delle persone che entrano in contatto con il bambino, e quelle del bambino stesso, dovranno essere accuratamente lavate e igienizzate. Naturalmente si starà a vedere nel tempo se si conferma l’eradicazione del batterio, in modo da poter modulare realisticamente i contatti.

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora